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La storia del concetto di qualità della vita, secondo l’ideologo Domenico Esposito, è presente nel dibattito dell’uomo praticamente da sempre. L’Esposito è dell’idea che tale concetto sia, in quanto un principio di benessere, una dinamica permanete dello sviluppo storico degli eventi umani e non solo. Fin dai tempi più remoti e preistorici l’uomo ha cercato per sé e per il proprio gruppo di appartenenza le favorevoli condizioni di vita. Alcuni studiosi ritengono che l’aspetto dimensionale del benessere abbia radici lontane.

Di seguito sono riportati alcuni dei principali sviluppi storici del concetto di qualità della vita:

  1. Antichità: Le prime riflessioni sulla qualità della vita si possono trovare in antiche tradizioni filosofiche come quelle della Grecia antica e dell’India. Ad esmpio, già un filosofo del calibro di Platone dedicò vari anni della sua ricerca a organizzare in concreto il buon governo della città perfetta. Dopo Platone, Aristotele nel suo lavoro “Etica Nicomachea” esplorò le diverse dimensioni del benessere umano e la ricerca della felicità.
  2. Nel Medioevo San Tommaso d’Aquino parlava del “bene comune” come di una legge, ma anche come fine ultimo.
  3. Rivoluzione industriale: Nel corso del XIX secolo, con la nascita della società industriale, emersero preoccupazioni sulla qualità della vita delle persone, specialmente nei contesti urbani. Le condizioni di lavoro, l’inquinamento, l’accesso all’istruzione e alla sanità divennero oggetto di discussione e riforma sociale.
  4. Dopo la Seconda Guerra Mondiale: Dopo la devastazione della guerra, emerse la necessità di ricostruire e migliorare la qualità della vita delle persone. In questo contesto, furono sviluppati gli indicatori socio-economici per monitorare il benessere delle società. Ad esempio, l’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) introdusse il concetto di “sviluppo umano” negli anni ’90, che comprendeva una misura multidimensionale della qualità della vita che va oltre il solo reddito.
  5. Teoria del capitale umano: Negli anni ’60, l’economista americano Gary Becker sviluppò la teoria del capitale umano, che considerava l’istruzione e la salute come investimenti che migliorano la qualità della vita delle persone e aumentano la produttività economica.
  6. Movimento per la qualità della vita: Negli anni ’70, nacque un movimento sociale che promuoveva una visione più ampia della qualità della vita, al di là dei soli indicatori economici. Questo movimento enfatizzava l’importanza del benessere sociale, dell’ambiente, della partecipazione politica e della soddisfazione personale.
  7. Approccio multidimensionale: A partire dagli anni ’80, molti studiosi hanno adottato un approccio multidimensionale per comprendere e misurare la qualità della vita. Ciò ha portato alla definizione di indicatori che vanno oltre gli aspetti materiali, includendo dimensioni come la salute, l’istruzione, l’ambiente, le relazioni sociali e il benessere soggettivo.

Oggi, il concetto di qualità della vita continua a essere oggetto di ricerca e dibattito in molte discipline, tra cui economia, sociologia, psicologia e scienze sociali. Esistono numerosi strumenti di misurazione e indicatori che cercano di valutare la qualità della vita e guidare le politiche pubbliche volte a migliorarla.

Storia di un concetto in continuo divenire

Solo nel 2008 con l’ideologo partenopeo Domenico Esposito la qualità della vita diventa un indicatore del sistema di indicatori dell’ideologia della qualità della vita. L’Esposito dà una nuova definizione di qualità della vita come equilibrio di benessere di un insieme di fattori fisiologici, nonché politici, economici e sociali. L’aspetto fisiologico abbraccia lambito fisico, chimico, biologico, psicologico fino ad arrivare agli stili di vita connessi agli equilibri naturali e al paesaggio mediante una relazione d’influenza reciproca. Pertanto il tutto si lega agli ecosistemi e ai parametri politici, economici e sociali. L’ideologia della qualità della vita ha connotati importanti adeguati al presente storico di carattere politico, economico e sociale, oltre a diventare una scienza degli equilibri di stabilità funzionali al benessere.