Spread the love

L’edilizia urbana dell’ideologia della qualità della vita (in sigla IQDV)

L’edilizia urbana dell’IQDV rientra nel modello di sviluppo di effetto domino della crescita del benessere. Si tratta di un progetto di riforma per la riclassificazione politica, economica e sociale. Può essere intesa come un modello sviluppo dei fondamentali settori produttivi territoriali. In ambito secondario l’edilizia urbana dell’IQDV, per esempio, propone un certo tipo di edilizia sostenibile. Essa connette in una reazione a catena anche lo sviluppo del settore primario, terziario e tutti gli altri settori. Nello specifico in questo progetto si avvicinano gli interessi di profitto, quindi economici, con quelli sociali relativi alla salute, all’educazione e al senso civico. Infatti, ciò caratterizza il modello di sviluppo sostenibile delle periferie urbane di alcuni territori senza servizi e con determinate caratteristiche.

Un’altra peculiarità importante di questa riforma è quella di intervenire per ridurre il rischio di scarsa produttività che hanno alcuni territori, più di altri, a causa del liberismo e della sua logica di libero mercato.

L’edilizia Urbana dell’ideologia della qualità della vita (IQDV) propone un’urbanistica sostenibile in grado di tutelare il benessere e di permetterne lo sviluppo. L’urbanistica dell’IQDV si inserisce nell’abito del piano industriale delle Riforme Strutturali Paesaggistiche (in sigla RSP) dell’IQDV. L’edilizia Urbana dell’IQDV consente di mantenere in equilibrio sviluppo e benessere, nonché conti e bilanci in ordine nel quadro della sostenibilità a 360°. Il ripensamento degli ecosistemi urbani in una chiave moderna discende dagli errori che l’umanità ha fatto nel praticare il liberismo deregolamentato proiettato al solo profitto senza scrupoli. Non considerando gli equilibri naturali indispensabili al benessere.

leggi anche: Piano di tutela del suolo e il Piano regolatore per la sostenibilità dell’IQDV

Alcune applicazioni territoriali della teoria che l’ideologo Domenico Esposito ha presentato con il suo programma politico per Napoli nel 2016 da candidato sindaco, costituiscono il Progetto Napoli

Di seguito tratterò alcune applicazioni territoriali dell’edilizia urbana dell’IQDV del Progetto Napoli

Progetto mansarde abitabili in zona nord di Napoli ottava municipalità (tra Chiaiano-S. Croce-Pianura)

Riporto qui di seguito la mia testimonianza personale

La mia casa di proprietà di famiglia è una piccola parte di un corpo di fabbrica di un’antica masseria ristrutturata situata nell’ottava municipalità di Napoli. Come me ci sono tanti cittadini che aspettano la licenza. Infatti la mia è una di quelle 5000 pratiche di condono edilizio ex. leggi 47/85 e 724/94 mai esaminate, pur essendo trascorsi 30 anni dal 1985. Vorrei costruire una mansarda abitabile con tutti i criteri moderni di sicurezza e recupero energetico. Però non posso perché non ho ancora ricevuto la licenza edilizia.

Esempio pratico di effetto domino della crescita del benessere

L’edilizia Urbana dell’IQDV  ha lo scopo di rilanciare il settore secondario di Napoli, permettendo lo sviluppo dell’edilizia di qualità quartiere per quartiere. In questo modo si elimina il degrado delle periferie, migliorando la bellezza e la vivibilità. Infatti, ciò è possibile con progetti funzionale alla sostenibilità energetica, con investimenti socialmente utili ai cittadini. Senza trascurare i possibili profitti per investitori e banche che potrebbero fare sistema, dando prestiti a chi costruisce una mansarda, da fittare per ripagare il prestito. In questo modo aumenterebbero i vantaggi per imprenditori, si creerebbero nuovi posti di lavoro e così via.

Obiettivi dell’applicazione pratica dell’Ideologia della qualità della vita

In questo modo creeremo occupazione e crescita demografica di qualità, avvantaggiando un’intera filiera produttiva per diverse generazioni, creando favorevoli condizioni di benessere per tutti.

APPROFONDIMENTO sullo stallo delle pratiche di condono edilizio, relative ad edificazioni realizzate in Napoli in zone sottoposte a vincoli paesaggistico-ambientale.

I proprietari delle abitazioni realizzate in assenza di licenza o concessione edilizia, ma per le quali sono state presentate al Comune di Napoli domande di condono edilizio ex. leggi 47/85 e successiva 724/94. Queste famiglie lamentano che oltre 5000 delle pratiche corrispondenti non sono mai state esaminate, pur essendo trascorsi oltre 30 anni dalla data della prima delle suddette leggi (febbraio 1985). Ciò, nonostante sia sopravvenuto il via libera disposto con Decreto della Regione Campania, reso definitivo con la Sentenza della Corte Costituzionale n° 117 del 2015, il quale respingeva l’opposizione prodotta dal Governo Renzi – Decreto che prevedeva uno sblocco di dette pratiche, con eccezione per quelle relative ad edificazioni poste in zone di inedificabilità assoluta.

Poiché le dette costruzioni sono state realizzate dai possessori con enormi sacrifici al fine di assicurare un tetto per ciascuno di essi e per le proprie famiglie, anche in dipendenza dei disagi conseguenti al terremoto del 23 novembre 1980, si fa istanza al Comune di Napoli per conoscere quali possono essere i tempi certi per la definizione delle surriferite pratiche, ad un trentennio ormai dalla loro presentazione.

Il progetto Napoli è l’insieme dei progetti della Riforma Strutturale Paesaggistica del programma elettorale del candidato sindaco Domenico Esposito presentato dalla lista civica qualità della vita nel 2016

Foto esempio di come su può immaginare lo sviluppo nel rispetto della sostenibilità ambientale costruendo piccoli agglomerati in altezza con grattacieli, circondati da ampie zone di verde per mantenere sano il suolo e il verde, fondamentale per gli equilibri naturali del sistema terrestre. Tanti agglomerati uniti tra loro con trasporti efficienti per la circolazione di risorse necessarie al benessere.
Foto di una

Esempio di RSP dell’IQDV. Sostenibilità finanziaria e del benessere; Un nuovo quartiere a misura d’uomo con l’edilizia urbana dell’IQDV

Un nuovo stadio di calcio per il Napoli

Il progetto di nuovo Stadio per il Napoli calcio sarebbe ora, le condizioni dello Stadio Maradona sono insoddisfacenti: scarsi servizi, piccolo e dalla visibilità scarsa. Tra l’altro crea un impatto negativo sul quartiere di Fuorigrotta che potrebbe avere una destinazione d’uso più consona alla sua posizione geografica relativa al benessere, con eventi fieristici e musicali. Abbiamo una periferia urbana degradata senza servizi a nord di Napoli, quale migliore occasione?

Tra l’altro i tifosi napoletani meritano un nuovo stadio di calcio moderno con più servizi di qualità, multifunzionale. Le attuali condizioni politiche, economiche e sociali di questo nostro momento storico lo richiedono, oltretutto sarebbe utile, intelligente e necessario per intercettare in modo efficiente la scia dell’effetto domino della crescita. Un processo di sviluppo che si è innescato con il terzo scudetto e che potrebbe continuare dando effetti di crescita pluriennale attirando ulteriori investimenti.

NUOVO STADIO DI CALCIO PER LA SOSTENIBILITÀ FINANZIARIA E DEL BENESSERE; UN NUOVO QUARTIERE A MISURA D’UOMO

Il metodo di Riforma Strutturale Paesaggistica dell’ideologia della qualità della vita (in sigla IQDV) può partire da diversi punti dello spazio produttivo (Primario, secondario e terziario). Vediamo ora con l’edilizia Urbana dell’IQDV lo sviluppo del settore secondario e immaginiamo un’azione volta alla riqualificazione di una periferia densamente popolata. Una periferia che abbia un potenziale di sviluppo. Quindi che sia: povera, senza servizi, urbanisticamente disorganizzata, degradata, costruita senza alcun criterio di moderna vivibilità. Che sia, inoltre, abbandonata a sé stessa per la carenza di risorse e di idee: un territorio che soffre di un evidente degrado urbano, con un livello di QDV molto basso.

NUOVO STADIO DI CALCIO; CREARE LE CONDIZIONI DELL’EFFETTO DOMINO DELLA CRESCITA DEL BENESSERE

Si individua all’interno di quest’area uno spazio (per esempio nel quartiere Marianella dell’VIII Municipalità su via Emilio Scaglione) adatto ad innescare l’effetto domino dell’IQDV relativo alla crescita, facendo convergere su di esso interessi sia pubblici che privati. Pertanto si individua un imprenditore, che di fatto potrebbe essere l’attuale presidente del Calcio Napoli, Aurelio De Laurentis. Gli si dà la possibilità di realizzare, a sue spese, uno stadio di calcio di sua completa proprietà. Si tratterebbe di una struttura moderna e socialmente utile. La cui edificazione rappresenterebbe una chance per fornire al territorio servizi e strutture non disponibili come un auditorium, sale cinema, ristoranti, ludoteche, un centro commerciale con negozi moderni e così via.

RIDURRE L’IMPATTO DEI RISCHI E DEI DISAGI

Nella logica dell’edilizia Urbana funzionale alla sostenibilità, sarà necessario adattare il quartiere di modo che gli eventi sportivi, generalmente invasivi e rumorosi, non creino disagi a chi lo vive e lo frequenta. Un provvedimento di questo genere necessita dunque d’interventi aggiuntivi funzionali a ridurre i rischi di congestionamento. Vediamo in che modo questi interventi possono fungere da ulteriore molla per lo sviluppo di questa periferia abbandonata, per l’intera economia del sistema-città e non solo.

ASPETTI DI DEGRADO URBANISTICO

Supponiamo di trovarci in un quartiere vecchio, costruito con materiali scadenti, con una progettazione di scarsa qualità. Quindi costruito con criteri urbanistici non adeguati alle moderne normative antisismiche e ai criteri di buona vivibilità ed efficienza energetica. La scena è quella di una strada desolata circondata da ambo i lati da case e palazzine popolari degli anni ottanta, con trasporti pubblici carenti, parcheggi e così via. Bisognerà quindi abbattere il più possibile per edificare grattacieli e adeguate infrastrutture per il trasporto pubblico. In questo modo si pongono le basi affinché il quartiere si modernizzi e permettendo crescita ed efficienza demografica ed occupazionale di qualità, nel rispetto del verde pubblico con quartieri a misura di benessere. Secondo la logica dei piani regolatori dell’ideologia della qualità della vita.

UN NUOVO STADIO DI CALCIO; CONDIVISIONE E PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI

Al fine di mitigare i rischi connessi con il progetto, questo verrà condiviso con tutti i cittadini interessati in modo diretto o indiretto. Infatti si faciliterà la negoziazione di una nuova casa a chi lascerà la propria. Ci sarà comunque la possibilità di negoziare indennizzi di diverso tipo, data la portata degli investimenti e dei profitti vantaggiosi che ne deriveranno. Tra i cittadini interessati ci sono anche quelli indirettamente penalizzati o avvantaggiati. Ad esempio quelli che perderanno i vantaggi che adesso hanno grazie agli eventi sportivi del Diego Armando Maradona (che andranno indennizzati) o quelli che trarranno beneficio dalla delocalizzazione delle partite del Napoli.

Tra questi ci sono anche i vantaggi di chi è penalizzato dagli eventi sportivi a Fuorigrotta, la cui destinazione d’uso potrà migliorare in funzione del benessere e altri eventi, tipo fieristici, concerti e così via. In generale il piano prevede vantaggi saranno maggiori degli svantaggi. Altrimenti non sarà un valido indennizzo a breve, medio e a lungo termine.

I BENEFICI DELL’EDILIZIA URBANA DELL’IQDV CONNESSI E FUNZIONALI AL BENESSERE PERSONALE E TERRITORIALE

I benefici dell‘edilizia Urbana funzionale alla sostenibilità estendono la loro influenza positiva ai quartieri limitrofi. Poiché ognuno di essi acquisirà maggior forza grazie ad una destinazione d’uso ben definita, chiara e moderna, con la quale andrà a rafforzare l’intera città e sistema produttivo. I provvedimenti concatenati della RSP sono fondamentalmente strutturati in un’ottica di condivisione di tutto il gruppo cittadino[1]. Essi trattano in modo rigoroso le circostanze positive e negative in atto su tutto il territorio interessato, con i suoi sistemi produttivi e le sue influenze esterne.

L’EDILIZIA URBANA DELL’IQDV FA LEVA SUGLI INVESTIMENTI PRIVATI

Al processo di abbattimento e di ricostruzione potranno partecipare più fondi d’investimento creati ad hoc ed ogni cosa verrà accuratamente pianificata in regime di partenariato pubblico-privato. A poche centinaia di metri[2] da via Emilio Scaglione[3] è presente una grande cava in disuso, che ha prodotto pietre di tufo per anni, da destinare a discarica in cui scaricare gli sfabbricidi edili. Da via Emilio Scaglione, di nuovo a breve distanza, a Scampia, dove sono già in via di abbattimento le (tristemente) famose “vele”. Da questa parte abbiamo la possibilità di costruire nuovi alloggi riservati a chi perderà la propria casa, evitando di sottrarre nuovamente terra al settore primario, il quale verrà incentivato grazie all’istituzione di nuovi parchi cittadini.

L’EDILIZIA URBANA DELL’IQDV PERMETTE LO SVILUPPO DEL SETTORE CEMENTIZIO

foto che ritrae tutte le figure professionali di lavori socialmente utili al piano di crescita della produttività

A pochi chilometri abbiamo il potente settore casertano del cemento, una risorsa di non trascurabile importanza. Immaginiamo il volume di lavoro indotto che è possibile generare. Fabbri, muratori, elettricisti, piastrellisti, professionisti, lavoratori autonomi ed impiegati in industrie piccole, medie e di grandi dimensioni che operano nell’edilizia e nel campo dei servizi ad essa connessa (architetti, ingegneri, imprenditori, eccetera).

L’EDILIZIA URBANA DELL’IQDV DÀ PROSPETTIVE FUTURE E CRESCITA PLURIENNALE

L’effetto domino della crescita di un a RSP è un piano di crescita pluriennale. Tutti questi soggetti, giovani o meno, avranno un stipendio garantito con una adeguata busta paga per almeno dieci anni, considerando che una RSP è un piano pluriennale di sviluppo. Ipotizzando una crescita economica stabile, questi stessi individui potranno acquistare una casa ed altri verranno attirati dalla rinnovata vivibilità del quartiere. Cosicché la richiesta di mutui bancari crescerà, cresceranno le attività commerciali e i servizi relativi all’infanzia. Servizi relativi al benessere, all’educazione, al tempo libero, all’intrattenimento di persone di ogni età (con conseguente aumento del volume di lavoro per insegnanti, medici, istruttori e così via). All’interno di questo processo di sviluppo e di crescita indubbiamente non mancheranno il lavoro e le prospettive per il futuro. Pertanto miglioreranno la QDV e l’avvenire di tutti, nonché gli indicatori di fiducia nella politica, nell’economia e nella stabilità sociale.

[1] Anche perché il piano d’intervento progettuale pluriennale di sviluppo dei fondamentali settori produttivi primario, secondario e terziario riguarda ogni quartiere con le sue peculiari caratteristiche paesaggistiche, con importanti interventi strutturali, la cui imponenza avvantaggerà la città per molti anni.

[2] Ottava municipalità, in zona Chiaiano.

[3] La strada di passaggio sulla quale insisteranno i provvedimenti di riqualificazione urbana e immobiliare del nuovo quartiere con un nuovo Stadio oggetto della riforma. In particolare il nuovo campo sportivo del calcio Napoli dovrebbe sorgere nel vecchio complesso sportivo dell’ex primavera del Napoli.

(Sostenibilità finanziaria e del benessere; Un nuovo quartiere a misura d’uomo)

RIPRODUZIONE VIETATA