RECOVERY PLAN PER L’ALBERGO DEI POVERI; UN PIANO DA 150 MILIONI DI EURO
La proposta progetto albergo dei poveri ha lo scopo di dare la migliore destinazione d’uso sostenibile nel tempo, creando valide prospettive di crescita del benessere in modo trasversale.
Cento idee per l’albergo dei poveri
Cento idee per l’albergo dei poveri è un’importante iniziativa del Ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna. Lo scopo è destinare centocinquanta milioni del Recovey Plan per il restauro dell’Albergo dei Poveri. Un progetto frutto di un accordo con il Ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini favorevole al recupero di una delle più grandi e famose opere monumentali del Mezzogiorno. Ha detto la Carfagna: “è un atto doveroso verso la città e la sua storia, ma anche una scelta strategica per lo sviluppo culturale e turistico di Napoli”.
La comunicazione della mia proposta alle istituzioni del 29 Aprile del 2021
Tra le tante idee che si menzionano leggendo il link delle cento idee del Ministro per il Sud Mara Carfagna c’è anche la mia. Prova di questa comunicazione è una pec datata 29/04/2021 inviata alla Ministra, al Ministro Franceschini, al Presidente Fico, oltre che a Draghi e a Mattarella.
Riforma Strutturale Paesaggistica (RSP) dell’Ideologia della qualità della vita (IQDV)
Un esempio di RSP dell’IQDV applicata al territorio cittadino può riguardare certamente il Real Albergo dei Poveri di Napoli. Chiamato anche Palazzo Fuga, da molti anni, è oggetto di attenzioni da parte dei cittadini, delle associazioni e delle parti politiche intenzionati a far rivivere questa struttura abbandonata dandogli una nuova una destinazione d’uso produttiva.
Domenico Esposito già da candidato sindaco proponeva nel 2016
Una nuova destinazione d’uso, con un innovativo progetto che va ad arricchire il concetto di RSP applicata alla città. L’idea in questione è rendere l’Albergo un centro polifunzionale scolastico, sportivo e dedicato ai lavori socialmente utili e artistici. Quindi diventare un innesco per la modernità, con migliori opportunità e prospettive future per i giovani, impartendo loro le migliori conoscenze d’avanguardia, in una struttura moderna ed efficiente. E che ispiri, inoltre, dando nuova linfa alla tradizione del grande artigianato artistico partenopeo, dall’arte liutaia all’arte ceramica, da quella presepiale a quella del corallo solo per fare alcuni esempi. Questo palazzo, data la sua imponenza e grandezza, potrebbe ospitare al suo interno la formazione a qualsiasi livello.
Nonostante il quartiere sia pieno di scuole mal finanziate per scarsità di fondi, proprio per questo è importante creare un grande polo scolastico. Vediamo perché?
Diventare sede per studenti delle medie e delle superiori che attualmente occupano strutture di proprietà dello Stato situate nel Centro Storico. Infatti, una volta liberate potrebbero essere vendute a privati da trasformare in strutture ricettive per il turismo. Ciò è fattibile poiché queste scuole in questione si trovano nel cuore del Centro Storico: una nelle immediate vicinanze di piazza del Gesù, una in via Tribunali e una su via Foria, vicino al MAN, una difronte a Palazzo Fuga. Si tratta di quattro grandi plessi scolastici che, venduti a privati o fondi d’investimento, frutterebbero allo Stato una buona parte dei soldi che spenderebbe per ristrutturare Palazzo Fuga. Infatti, si creerebbe una struttura moderna. Quindi con gli adeguati criteri antisismici, realizzando aule moderne, con attrezzature all’avanguardia, palestre, piste di atletica, una piscina, campi da gioco, nonché aule per l’apprendimento pratico di arti o lavori socialmente utili.
Ricadute positive sui quartieri limitrofi e per migliorare le prospettive future dei giovani
Inutile dire che ciò avvantaggerebbe enormemente il quartiere. Infatti, si fornirebbe alla seconda municipalità di Napoli una grande struttura polifunzionale d’avanguardia, un’eccellenza tecnologica funzionale all’alta formazione dei nostri giovani. Sarebbe una destinazione d’uso concreta e utile. Quindi una risorsa che non genererebbe sprechi nel tempo a differenza di un museo o di altri progetti meno sostenibili dal punto di vista finanziario.
Si creerebbero nuovi posti di lavoro
Al tempo stesso si creerebbero nuovi posti di lavoro nelle nuove, moderne strutture alberghiere, così da arricchire l’offerta di qualità del settore turistico, che prima o poi riprenderà a dare il suo contributo alla crescita del settore terziario partenopeo.
Ulteriori vantaggi derivano progetto via Foria
Il progetto di riqualificazione di Via Foria prevede trasporti efficienti ad energia pulita, quindi decongestionando da traffico automobilistico. Comprende anche lo spostamento del Giudice di Pace dalla Caserma Garibaldi, la quale verrebbe destinata al museo Totò e a tutti i grandi del teatro partenopeo.
Effetto domino della crescita del benessere secondo l’IQDV
Diventa chiaro che, se si dovesse optare per la soluzione qui avanzata, ci sarebbero ottime probabilità di innescare un effetto domino di crescita pluriennale stabile, come prospettato dall’IQDV. Questo, a patto che si eseguano tutti i progetti tra loro connessi della RSP applicata su Napoli. Il Progetto Napoli del candidato Domenico Esposito è frutto di anni di studio del territorio partenopeo. In particolare della forma mentis acquisita grazie alla ricerca mirata alla creazione di un’ideologia adeguata al territorio e al nostro presente storico.
Scelte non ragionate spesso comportano sprechi evitabili, ed è qui che la Teoria del miglior progetto dell’IQDV mostra la sua utilità.
Domenico Esposito