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Teoria del progetto di sviluppo

 

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Piano di crescita della qualità della vita; progetto Napoli

  • Il Presidente della BCE Mario Draghi è Fiducioso per l’obiettivo di un’inflazione al 2% che significherebbe un buon equilibrio economico tra domanda e offerta, migliore occupazione ecc. Però chiede ai paesi con alto debito e poca crescita, tipo l’Italia, migliori politiche per la crescita, riforme strutturali ecc. Ebbene dal punto di vista dell’ideologia della qualità della vita si tratta di ritornare a proporre rigorosi piani straordinari di crescita pluriennali come quello che ho proposto con il Progetto Napoli con la Lista civica qualità della vita alle scorse elezioni 2016, quindi vere e proprie riforme strutturali di ammodernamento paesaggistico, mettendo a sistema il prezioso contributo che una corretta relazione di partenariato pubblico-privato può dare nell’era della scarsa produttività territoriale bloccati dalla non conoscenza delle potenzialità che un territorio possiede. 

Con il nostro programma, applicazione dell’ideologia della qualità della vita a Napoli, utilizziamo la teoria del miglior progetto funzionale alla crescita della qualità della vita, che sfrutta in modo esemplare la teoria del praticone superficiale e dell’effetto domino applicate alla crescita economica e alla qualità della vita. Queste due teorie ora unite per realizzare la teoria del miglior progetto, sono state create nei decenni dal sottoscritto e applicate a Napoli per descrivere il modo con cui vengono prese da decenni le decisioni politiche, economiche e sociali dalla politica e che descrivono anche la prassi responsabile della diminuzione della qualità della vita. Ora utilizzerò queste due applicazioni teoriche in maniera inversa ed antitetica, cioè per realizzare una crescita della qualità della vita.

Lavoro sinergico e di sistema

Fase di analisi di sviluppo e di controllo con lo scopo di creare il miglior profitto o ricavo sociale, riducendo il costo sociale e tutti i possibili fattori di rischio: in sintesi bisogna prima pianificare a monte con molta cura i provvedimenti da adottare a valle e in corso d’opera per ridurre i rischi e gli sprechi, affinché non siano svantaggiosi per la maggioranza e vantaggiosi per pochi, prevedere anche adeguati indennizzi per chi ne subisce un eventuale danno ed infine devono essere tali da determinare un vantaggio di benessere per tutti nel breve, medio e lungo periodo. Il tutto è molto concreto e pragmatico:

  1. Pianificazione accurata per abbattere il rischio disagi e tutte le possibili complicazioni; lo scopo è innescare una crescita economica duratura, con investimenti politici, economici e sociali utili, riducendo il degrado produttivo e urbanistico; chiaramente questo metodo si applica a qualsiasi progetto, anche di bonifica.

  2. Lo studio di fattibilità dei progetti verrà realizzato con 10 tavoli tecnici, un vero e proprio istituto per la programmazione di tutti i progetti che abbiamo intenzione di realizzare, che di base hanno già questa caratteristica di essere uniti tra loro, ben connessi e vantaggiosi per tutti.

  3. Il lavoro di programmazione dei 10 tavoli tecnici sarà prettamente progettuale e sarà finanziato dai fondi strutturali europei, il lavoro di pianificazione verrà sottoposto ai principi stabiliti dalla teoria generale sopra annunciati.

  4. Si tratta di progetti molto innovativi che hanno lo scopo di incentivare lo sviluppo dei fondamentali settori produttivi della città, primario, secondario e terziario, quindi parchi agricoli e marini, parchi didattici, percorsi faunistici, archeologici, con parchi avventura, percorsi culinari tipici della tradizione, per la tutela della fauna marina e del settore agroalimentare, che subirà una vera e profonda trasformazione, diventando produttivo con una legge che obbliga le mense cittadine scolastiche e ospedaliere a consumare il 70% dei prodotti del territorio e strutture che vanno a completare l’indotto (frantoio, azienda vinicola, azienda di trasformazione dei prodotti ecc.).

  5. Più edilizia di qualità andando ad eliminare il degrado delle periferie, progetto mansarde abitabili zona Chiaiano – S. Croce – Pianura, un provvedimento che interessa 5000 famiglie e che se realizzato creerebbe più lavoro per tutto l’indotto edile, un nuovo Stadio per il calcio Napoli a Marianella aperto 365 giorni l’anno dotato di auditorium, sale cinema, negozi, ristoranti e con un nuovo quartiere funzionale all’abbattimento del disagio che questi eventi calcistici determinano, nuova destinazione d’uso a Fuorigrotta più legata al benessere, sviluppo del settore fieristico sfruttando lo stadio S. Paolo, quindi più sport, atletica, più settore balneare, più concerti; riqualificazione della zona Est di Napoli con bonifiche ecc.

  6. Cekup gratuiti e più diritti per chi vive nelle zone a rischio discariche, edilizia panoramica di qualità su via S. Giovanni a Teduccio, pista ciclabile, un parco verde nel cuore del Centro Storico, lo straordinario progetto di rilancio Via Foria, due grandi centri polifunzionali scolastici e sociali, nonché istituti internazionali dei lavori socialmente utili (Palazzo Fuga e al Vomero Stadio Collana) per il rilancio del terziario, più servizi per i giovani, meno giovani e anziani, più ospedali di pronto soccorso, meno burocrazia, più turismo di qualità e più democrazia partecipata grazie all’istituzione dei comitati di quartiere di supporto all’azione di governo.

  7. Tutti questi progetti hanno tutti la stesa caratteristica, aggiungono e tolgono, ma alla fine bilanciano innovando il territorio rendendolo più bello e più vivo, il vantaggio è per tutti, la cosa bella è che tutto l’impianto riformatore segue il principio della crescita della qualità della vita.

  8. Chiaramente questi progetti vanno anche concordati e discussi con la Regione, Ministeri, Governo Centrale ed Europa. 

  9. In questo modo, con una minima parte di fondi pubblici iniziali, ed una corretta amministrazione comunale che coopera in sinergia e con metodo con altri organi istituzionali, con un istituzione sindaco forte e riconosciuto, garante e affidabile, si andrà ad attrarre capitali privati e investitori, che a questo punto avranno solo l’imbarazzo della scelta (Banche, fondi d’investimento creati proprio ad HOC, cooperative popolari di liberi cittadini ecc.), e in questo modo si creeranno le basi per il secondo livello della nostra azione di governo, creando un nuovo effetto domino concatenato, trasparente e burocraticamente snello per offrire le migliori opportunità di sviluppo e di sicurezza per chi investe nella nostra riforma paesaggistica, urbanistica e idealistica.

  10. La seconda fase della teoria del miglior progetto sarà quella relativa alla realizzazione delle opere e delle infrastrutture, dei progetti, fase che verrà seguita dai tavoli tecnici che oltre a studiarne la fattibilità, si occuperanno anche della supervisione dei progetti che dovranno essere realizzati a regola d’arte, in alcuni casi seguiranno anche la parte tecnica della messa in opera e la sicurezza. Questa seconda fase della teoria del miglior progetto innescherà un’altra condizione effetto domino che permetterà la crescita della qualità della vita generale, poiché aumentando gli investimenti, il lavoro aumenta, ci saranno più occupati, più benessere, più crescita demografica di qualità, più vivibilità e desiderabilità di venire ad abitare a Napoli, più sostenibilità, più servizi di qualità, più turismo di qualità, più stabilità economica, meno tasse, meno criminalità, meno reati.

Domenico Esposito

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