NAPOLI – Quello che è successo la scorsa domenica nella chiesa di Caivano durante la Santa Messa e all’atto dell’Eucaristia ha scioccato il mondo cattolico e non solo. Con la gente in fila per la comunione don Maurizio Patriciello si è visto recapitare da una persona che aveva appena consumato l’ostia consacrata, una busta con un proiettile al suo interno.
Un atto di intimidazione di cui le cronache locali sono ampiamente abituate, ma questa è diversa. Questa metodologia cambia il punto di vista, diventa violazione dell’Eucaristia, del Crocifisso e della fede nella quale tutti confidano, compresi i delinquenti.
“Un atto scellerato e vergognoso – ha commentato tra gli altri Domenico Esposito, presidente dell’Accademia Qualità della Vita – un motivo in più di apprensione per un benessere che viene meno anche nei luoghi di culto, in quei santuari della nostra vita inviolabili e assolutamente da preservare”.
Proiettile a don Patriciello durante l’Eucarestia
“Quello che è successo a don Maurizio – ha poi continuato Esposito – di cui consociamo il grande impegno di civiltà, e per i diritti degli ultimi, ci ha scosso profondamente. Si è trattato di una intimidazione senza vergogna e senza regole capace di pregiudicare la percezione stessa di sicurezza e benessere”.
L’ideologo della Qualità della vita che da sempre studia le criticità sociali proponendo modelli alternativi a garanzia di un benessere reale ha poi sottolineato: “Bisogna contrastare con tutte le nostre forze questi fenomeni di delinquenza generalizzata capace di devastare l’intimità sociale anche attraverso queste ‘smargiassate’ criminali che calpestano la nostra convivenza civile pensano di governare con la paura i nostri sentimenti”.
Per chi volesse ascoltare la notizia può farlo su teleradio news –>Proiettile a don Maurizio Patriciello all’atto dell’Eucarestia: Domenico Esposito (Movimento Qualità della Vita), “un atto efferato e vigliacco che pregiudica la percezione stessa di sicurezza e benessere”