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L’Europa che voglio, è un‘Europa leader capace di motivare positivamente tutti i suoi cittadini, affinché sia un territorio di pace e prosperità per i suoi cittadini, perché esiste ed è concreto un reale vantaggio per tutti e non solo per gli speculatori. Un’Europa che sia più solidale, cristianamente parlando, che sia più sicura da tutti i punti di vista e più attenta alle speculazioni finanziarie e alla deturpazione dei territori e dei rispettivi settori produttivi.  Un’Europa che sia lungimirante e più coraggiosa, che sia meno chiusa e più aperta, che sia più globale, avendo un ruolo attivo insieme alle grandi potenze commerciali America, Russia, Cina ecc. Un’Europa quindi, che guardi al mediterraneo con più attenzione e rispetto, e alla crescita politica, sociale ed economica duratura dei popoli che la circondano sfruttando al massimo tutte le conoscenze incarnate dell’ideologia della qualità della vita applicata al sistema mondo, con l’intento più attento e concreto alla crescita occupazionale e demografica di qualità mondiale, non solo ristretta ai propri confini. A tale scopo, dovremmo maggiormente riconsiderare un nuovo ordine mondiale a vantaggio dei Continenti Uniti secondo la globalizzazione della qualità della vita, più rispettosa delle diversità e dei confini naturali e storici dei Continenti, nonché dei diritti umani e dei diritti della natura che ci dà la vita, la cosiddetta catena vivente, senza la quale, la vita dell’uomo sarebbe impossibile. Questa è la mia Europa! Realizzare questo progetto, come in tutte le cose, ci occorrono gli strumenti appropriati, abbiamo dunque bisogno delle idee giuste e delle riforme appropriate, prioritarie, concordate e pianificate!

Essere più vicina ai cittadini significa dare soluzioni presenti e prospettive future, attraverso l’utilizzo di una macchina amministrativa trasparente e minimale dal punto di vista burocratico, con una valida funzione di sviluppo e di controllo dei territori, politiche monetarie pertinenti, piani di sviluppo territoriali (Tipo il mio Progetto Napoli o la mia Riforma del Senato ecc.), tecnologia informatica all’avanguardia, snellimento delle procedure ed efficienza massima sulle scelte, efficienza ed efficacia della spesa. Gli Stati membri devono adeguarsi con riforme adeguate, anche Costituzionali per meglio efficientizzare le macchine statali rendendole più vicine alle esigenze di sviluppo e di controllo, allineandosi a questo tipo di struttura minimizzando i costi improduttivi per massimizzare il beneficio in termini di qualità della vita per i cittadini e per gli ambienti in cui si realizza la nostra esistenza. Questa è la mia Europa!

Introduzione all’Ideologia della qualità della vita; la quarta edizione è quasi pronta. A presto!

 

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L’ideologia della qualità della vita è la scienza che studia la qualità della vita in tutti i suoi molteplici aspetti, nonché la relazione di benessere e l’insieme delle relazioni che la determinano o si contrappongono ad essa, quindi rielabora il concetto di qualità della vita come un equilibrio di benessere di più fattori interni ed esterni al soggetto, pertanto si basa su principi vitali della vita e della sua tutela, fisici, chimici, biologici, fisiologici ecc.

L’ideologia della qualità della vita è una scienza  trasversale che interessa tutti gli esseri viventi, poiché studia il benessere e il malessere sia in modo assoluto e sia in modo particolare legato alla singola specie e habitat, quindi soggettivistico, anche sotto l’aspetto psichico, non solo fisico e sociale, che insieme definiscono la qualità della vita intesa come benessere psico-fisico, sul quale si basa il concetto di salute dell’Organizzazione Mondiale della Salute, in sigla OMS; pertanto l’ideologia della qualità della vita tratta aspetti di primaria importanza che riguardano l’essenza della vita, la natura umana, nonché l’umanità di ieri e di oggi, e rivede quella di oggi tanto quanto basta per affrontare i problemi della società contemporanea, aggiungendo attraverso un rigoroso lavoro di analisi e di sintesi le nuove conquiste conoscitive, che vanno a migliorare alcuni difetti ideologici strutturali, adeguandoli al nostro periodo storico.

Gli scopi dell’ideologia della qdv sono concreti, poiché affrontano in modo multidisciplinare e sistematico i problemi quotidiani che alimentano, spesso inconsapevolmente, il malessere interno spesso influenzato dalla relazione con l’esterno, per esempio derivante dal liberismo estremo, dal capitalismo egoistico che no producono adeguati investimenti sociali utili, che deturpano il paesaggio e la catena sociale creando scarsa qualità della vita tra tutte le fasce d’età, né quindi creano valore aggiunto, responsabili di un costo sociale insostenibile, e che spesso generano stili di vita squilibrati ecc.  quindi l’importanza dell’ideologia della qualità della vita sta anche nella revisione delle ideologie incomplete in un nuova ottica di benessere materiale e spirituale.

 L’ideologia della qualità della vita oltre ad essere una scienza, rappresenta anche un nuovo modello sviluppo adeguato al periodo storico spazio temporale, o anche un nuovo equilibrio di sviluppo e di tutela del benessere, che propone contrastando direttamente, tutti quei elementi che ci rendono più deboli e insicuri fisicamente e psicologicamente, e che influenzano negativamente il nostro agire quotidiano: dalle manchevolezze dei governi, dalla mancanza di conoscenze adeguate per risolvere i problemi di scarsa liquidità, di insufficiente potere d’acquisto, di disoccupazione giovanile, di scarsa produttività, di decrescita demografica ecc. Ossia tutti quegli squilibri politici, economici e sociali che derivano da una globalizzazione scarsamente efficiente ed efficace a garantire un buon equilibrio di benessere dei cittadini del mondo.

Basta poco per iniziare ad impostare un buon equilibrio di benessere, a partire da quello fisiologico, partendo da ciò che mangiamo e da come scegliamo d’impostare la nostra azione di vita quotidiana per accrescere il nostro benessere materialistico e spiritualistico, imparando a conoscerci mediante la riflessione interna, interrogandoci sulla nostra coscienza, instaurando un buon contatto con il proprio corpo, con lo scopo di migliorare la relazione con l’esterno, attraverso il miglioramento della coscienza, che è in grado di fornirci quella completezza di cui abbiamo bisogno per essere soddisfatti, raggiungendo un buon livello di qualità della vita.

L’ideologia della qualità della vita è uno strumento multidisciplinare sistemico e trasversale per il miglioramento del benessere degli individui e dei territori, quindi agisce su ogni habitat; esso riunisce a se tutte le discipline scientifiche e umanistiche per un fine comune. Si tratta di un modello di perfezione  anche sotto il profilo politico, economico e sociale nuovo e migliorativo rispetto ai modelli che abbiamo conosciuto, basato su essenziali principi naturali, che trova la sua concretezza applicativa in ogni parte del mondo con strumenti, riforme e piani di sviluppo territoriali che si adeguano allo specifico territorio dopo accurate pianificazioni e con il metodo proposto dall’ideologia della qualità della vita.

Per questo l’ideologia della qualità della vita è una teoria unificante, nell’era della conoscenza specialistica e del rispetto della biodiversità e della cultudiversità; inoltre, studia le cause prime che riguardano l’uomo e la società, non mancheranno ovviamente gli elementi critici e le soluzioni.

Lo scopo è determinare il rafforzamento dell’intero gruppo umano a vantaggio di tutti e degli equilibri naturali indispensabili alla qualità della vita.

La struttura del libro è composta in tre parti, suddivise per ragioni metodologiche, ma che in realtà sono unite tra loro.

Nella prima parte c’è la definizione dell’ideologia della qualità della vita come scienza della natura, mostrandone le sue caratteristiche multidisciplinari trasversali e di sintesi.

In questa prima parte del libro vengono messe in evidenza le basi teoriche dell’ideologia della qualità della vita, che vedremo applicate in tutte le proposte e applicazioni della teoria, sia a livello locale e sia mondiale.

Nella seconda, la definizione si eleva a scienza del comportamento, qui la prospettiva diventa prettamente umana e psicologica, assume una veste più politica, economica e sociale grazie a specifici indicatori, principi, relazioni matematiche e tecnologie informatiche, divenendo uno straordinario strumento applicativo per l’ambiente urbano, poiché mette in risalto ciò che oggi deteriora  o fa crescere il nostro benessere, riconducibile in buona parte alle influenze della politiche e dalle sue capacità di pianificazione, nonché di previsione.

Nella terza parte del libro, il discorso si estende all’umanità intera e viene applicato a livello mondiale, come è naturale che sia e in accordo con i principi della teoria.  

Quest’ultima parte inizia con la trattazione di un progetto particolare che ha lo scopo di applicare l’ideologia della qualità della vita a livello mondiale a partire della crescita felice dei territori, privilegiando in un primo momento quelli che hanno un buon potenziali di sviluppo purtroppo ancora una volta bloccato dall’incapacità politica, che mostra di non conoscere il territorio, non avendo idee e progetti economicamente sostenibili, né adeguati piani di sviluppo ben connessi per la crescita economica, facendo leva sul concetto di partenariato tra pubblico e privato ecc.

Il tutto andrebbe a migliorare l’attuale governo della globalizzazione liberista, cui nel libro sono stati messi in evidenza le criticità superabili dall’ideologia della qualità della vita in senso strettamente politico, economico e sociale.

Questo libro è di fondamentale importanza poiché individua le migliori strategie di sviluppo e di difesa, allontanando i rischi della non sostenibilità di alcuni modelli di crescita e dei debiti che hanno prodotto, che stanno mettendo a dura prova la tenuta economica e democratica, che avvantaggiano le istituzioni finanziarie e non l’economia reale, quest’ultima indispensabile alla qualità della vita dei paesi avanzati e di quelli in via di sviluppo.

La nuova geopolitica mondiale proposta dall’ideologia della qualità della vita darà più opportunità a tutti, maggiore crescita economica, quindi crescita occupazionale e demografica di qualità, riducendo il rischio dell’indicatore conflitto che genera estremismi pericolosi per la convivenza civile.

Il termine ideologia con questo libro, assume un significato positivo che interessa gli uomini di qualsiasi età, razza e religione, quindi non ha un connotato negativo come la tradizione marxista ci ha abituato a pensare con la critica che il filosofo Marx mosse giustamente all’idealismo tedesco, il quale lo giudicò manchevole di un’adeguata corrispondenza con la vita reale, manchevole dell’essenza naturale dell’uomo.

Dal punto di vista strettamente politico l’ideologia della qualità della vita è una mediazione tra il liberismo e lo statalismo, nell’era della tecnologia informatica, che porta vantaggi e svantaggi, ed è un valido superamento del vecchio schema ideologico contrapposto comunismo-capitalismo.

Il discorso complessivo è molto innovativo, fornisce al lettore una nuova prospettiva scientifica e culturale, nonché politica, economica e sociale con soluzioni ben strutturate e connesse tra loro, praticabili e assolutamente originali, nonché prioritarie se vogliamo affrontare concretamente le problematiche storiche della nostra epoca, non rinunciando, ma rivalutando tutto quello che di buono è stato conseguito dai nostri antenati.

Ideologia della qualità della vita applicata all’Italia

L’ideologia della qualità della vita applicata all’Italia propone una linea politica, economica e sociale equilibrata ben definita ed europeista, non conflittuale, quindi nel rispetto delle regole di bilancio e di non aumento della spesa pubblica, che va ridotta ma sempre in una direzione di ottica revisionista, per renderla sempre più produttiva, efficiente ed efficace, contro gli sprechi e al servizio del cittadino, sfruttando al massimo i fondi strutturali europei grazie ad una programmazione territoriale attenta funzionale alla crescita della qualità della vita, grazie alla quale i fondi vengono indirizzati meglio a favore dello sviluppo e della produttività territoriale paesaggistica inimitabile, con trasporti efficienti e tra loro ben connessi per incentivare l’internazionalizzazione, e quindi fondi utilizzati al meglio per la pianificazione delle riforme strutturali adeguate all’ideologia della qualità della vita, non quelle che ci vengono imposte dalla troika, perché in Italia incapaci di fare le cose, non bravi ad attrarre capitali e a realizzare le favorevoli condizioni d’investimento, quindi il buon governo.

Le applicazioni territoriali dell’ideologia della qualità della vita propongono riforme strutturali paesaggistiche, diverse da quelle strutturali liberiste del programma Monti-Draghi, ma inevitabili se non si applicano determinate riforme strutturali, e se al tempo stesso si vogliono mantenere le regole del non aumento del disavanzo pubblico e della spesa fuori controllo.

Secondo l’ideologia della qualità della vita il rapporto deficit-PIL può diminuire, a vantaggio dei cittadini e del benessere, se aumenta la crescita e non aumenta la spesa pubblica per l’eccessiva corruzione e privilegi, per svariate forme d’illegalità, per la non competitività di sistema, tra cui anche la cattiva abitudine che molti italiani hanno e soprattutto i grossi imprenditori di evadere le tasse; spesa pubblica la cui gestione va migliorata attraverso un’adeguata funzione di sviluppo e controllo della macchina statale, grazie ai cittadini e a tutti i settori produttivi che cooperano per il sistema paese; a tal fine le riforme strutturali paesaggistiche del mio programma per Napoli di modernizzazione urbana e di riqualificazione delle periferie degradate senza servizi, che hanno un buon potenziale di sviluppo non evidente solo a chi non le conosce e non ha i mezzi per conoscerlo (che si possono generalizzare applicandole a qualsiasi territorio ancor più su quelli che hanno un potenziale di sviluppo enorme bloccato come è quello di Napoli).

Queste riforme strutturali sono fondamentali in quest’epoca storica della crisi del capitalismo, con politiche che tendono a ridurre il welfare, squilibri del sistema pensionistico e della troppa finanza non produttiva, perché diventano piani pluriennali di sviluppo territoriale convenienti a tutti funzionali alla crescita economica e della qualità della vita attraverso la realizzazione di una serie di progetti tra loro concatenati, multifunzionali, capaci dare maggiore potere d’acquisto, di migliorare il rapporto capitale-lavoro, affrontare in modo adeguato il problema della disoccupazione giovanile e dell’occupazione di qualità, quindi più crescita demografica e investimenti convenienti a tutti perché provvedimenti che danno un guadagno sia alle fasce deboli e medie con maggiori opportunità, sia quelle più alte con investimenti più prolifici e vantaggiosi del parcheggio dei capitali nella finanza, a tassi quasi zero o negativi, investimenti che aumentano grazie alla pianificazione accurata del territorio da parte della politica nazionale e locale che lavorano in sinergia cooperando tra loro e con i privati cittadini, saperi, ministeri, fondi d’investimento privati costruiti ad HOC per questo tipo di riforme ecc.

L’intento è coordinare le priorità d’intervento in modo da innescare un effetto domino applicato alla crescita della qualità della vita, a priori e con cura, partendo innanzitutto dall’istituzione di nuovi piani regolatori moderni e funzionali alla vivibilità e al benessere materiale e spirituale; inoltre, gli interventi progettuali da realizzare quartiere per quartiere per eliminare il degrado delle periferie saranno economicamente sostenibili, perché verranno realizzati quasi per intero dai privati che investiranno in sicurezza, poiché indirizzati e garantiti dalle istituzioni, che verranno resi sostenibili anche dalle nuove famiglie che decideranno di venire a vivere in questi luoghi che offrono buone prospettive di vita per se e i propri figli, nonché dalle favorevoli condizioni di sviluppo che accresceranno l’equilibrio economico, quindi crescita stabile, con fattori politici, economici e sociali che miglioreranno diventando stabili durante la messa in opera del piano di crescita pluriennale. Il tutto sarà coadiuvato da una profonda conoscenza del territorio, grazie anche alle esigenze dei cittadini tutti, attraverso un’adeguata relazione di partenariato pubblica-privata trasparente e funzionale agli investimenti utili alla crescita della qualità della vita. Interessante ora è, e sarebbe utilissimo anzi fondamentale, andare a studiare nel dettaglio il metodo dì progettualità (teoria del miglior progetto) e i progetti stessi, che ho creato per lo sviluppo del settore primario, secondario e terziario di Napoli, per avere un esempio tangibile del beneficio di tale metodo. Ciò lo si può fare con un po’ di pazienza consultando il web alla voce Domenico Esposito ideologia della qualità della vita oppure leggendo i post che ho fatto in questi ultimi mesi ed anni sul mio profilo Facebook. Grazie per la collaborazione e buon lavoro di studio…

 

E’ dovere da parte mia, ideatore dell’ideologia della qualità della vita, creata per tutelare la vita e il benessere in ogni stadio dell’essere materiale e spirituale, individuale e sociale, anche in una condizione di malattia, ribadire che essa non propone l’eccessivo accanimento terapeutico né il testamento biologico come contratto di fine vita, che rischia di far diventare la morte una forma di commercio, con il rischio di assecondare deliri, patologie psichiche e forme di superficialità umane.

Inoltre, l’ideologia della qualità della vita non è minimamente accostabile ai criteri dell’efficientismo nazi-fascista o illuministici, manchevoli della più profonda e compassionevole carità cristiana e spirituale, che in virtù della ragione estrema riduce la libertà di pensiero.

PRODUZIONE RISERVATA Copyright Domenico Esposito

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