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Nella trasmissione di La 7 del giorno 7 febbraio il Presidente Giuseppe Conte si trova a difendere per l’ennesima volta il M5S e accusa i “giornaloni”, come li chiama lui, di dare notizie false. Lo scontro tra Conte e Massimo Giannini si trasforma in un attacco alle testate giornalistiche più importanti d’Italia. Il disaccordo, questa volta, è sul fatto se il Movimento Cinque Stelle sia o no influente nell’azione di governo Draghi. A tal proposito il M5S viene descritto come un partito che non tocca palla. Mentre il Presidente Conte si sforza di spiegare che non è così. In effetti, il M5S, afferma Conte, ha contribuito all’azione di governo con importanti provvedimenti, alcuni dei quali: il bonus 110%, il reddito di cittadinanza, l’internazionalizzazione e così via.

Questi provvedimenti, a mio avviso, criticabili da diversi punti di vista in una condizione di normalità pre-crisi covid-19, tuttavia, oggi, hanno impresso nell’azione di governo un’impronta innovativa, che nella pandemia è risultata utile e vincente.

La diversità di vedute si è mostrata evidente anche sull’elezione del Presidente della Repubblica

Conte difende il M5S anche sulla rielezione di Mattarella. Egli afferma che il M5S è stato determinante nella scelta di far restare Draghi a capo del governo per garantire continuità e stabilità dell’azione di governo. Su Mattarella il M5S ha dato il suo contributo fondamentale. In effetti tutti questi aspetti sono in linea che gli editoriali del nostro giornale La Qualità della VITA. Praticamente condividiamo la difesa di Conte, la riteniamo giusta.

Per quanto riguarda il terzo mandato Conte spiega

Alla domanda di Lilli Gruber sul terzo mandato Conte si è mostrato contrario anche se favorevole a deroghe. In pratica il regolamento del M5S impone un massimo di due mandati per ogni eletto. Quindi si è aperta una discussione interna sulla possibilità di cambiare il regolamento.