Salute e benessere della colonna vertebrale a cura di Antonio Vitale
Salute e benessere della colonna vertebrale: Il “mal di schiena”: come prevenirlo e come curarlo
Lombalgie, cervicalgie e sindromi fibromialgiche sono patologie molto diffuse per alterazioni posturali e micrortraumi della colonna vertebrale, ma anche lo stress gioca il suo ruolo. Infatti, la colonna vertebrale è la struttura portante del corpo e viene suddivisa in 4 regioni: Cervicale, Dorsale, Lombare e Sacro-Coccigea. Le vertebre, oltre ad avere una funzione di sostegno del tronco, hanno anche la funzione di protezione del midollo spinale, che porta le fibre nervose dal cervello alla periferia conferendo dunque sensibilità e motilità agli arti superiori ed inferiori.
Vista in senso antero-posteriore la colonna dovrebbe essere perfettamente in asse (fig. 1 e 3), mentre vista di lato presenta 4 curvature fisiologiche (lordosi cervicale e lombare, cifosi dorsale e sacro-coccigea, fig. 2) che hanno la funzione di rendere flessibile ed elastica la colonna vertebrale. Fra una vertebra e l’altra è interposto un disco fibro-cartilagineo con un nucleo gelatinoso (fig. 4), che sollecitato in compressione può sporgere verso le radici nervose creando una protrusione (forma lieve) o una ernia (forma più grave, fig. 5). Queste formazioni comportano irritazione o compressione di tali fibre nervose, scatenando una sindrome caratterizzata da dolore e limitazione funzionale, fino alla paralisi di alcuni muscoli.
Salute e benessere della colonna vertebrale; Che cos’è la lombalgia?
Il termine “lombalgia” significa dolore lombare (che diventa “lombosciatalgia” quando interessa anche il nervo sciatico). È una patologia sempre più diffusa nei paesi maggiormente sviluppati poiché le cattive abitudini di vita, la mancanza di attività fisica ed una alimentazione sregolata che conduce all’aumento di peso comportano un aumento del carico sul tratto lombare della colonna vertebrale.
La diagnosi
La diagnosi si basa sull’anamnesi, che include l’analisi delle attività svolte dal paziente (lavoro, sport, posizioni viziate ecc.). L’esame clinico è fondamentale per stimare la contrattura dei muscoli, la dolorabilità alla pressione con le dita ed altri segni clinici attraverso apposite manovre semeiologiche e la valutazione dei riflessi neurologici con il martelletto. A supporto dell’esame clinico si possono effettuare una radiografia o ancora meglio una risonanza magnetica nucleare, che consente di vedere anche i tessuti molli come i dischi intervertebrali e le radici nervose.
Le cure e la prevenzione
La cura si basa sull’assunzione di farmaci (miorilassanti, antinfiammatori ed antinevritici). Possono essere effettuate infiltrazioni locali per attenuare il dolore.
La fisioterapia funge da coadiuvante alla terapia farmacologica (fig. 1). Infine, il busto ortopedico ha la funzione di sostenere esternamente la colonna, ma va sempre abbinato alla ginnastica in scarico posturale e ad esercizi di tonificazione dei muscoli del tronco. Quando la sofferenza di un disco comporta imponenti problemi ai nervi, con conseguente paralisi di alcuni gruppi muscolari, si può valutare una soluzione chirurgica con un intervento diretto sull’erniazione. La prevenzione è fondamentale in ogni caso: infatti riconoscere i primi sintomi e seguire i provvedimenti terapeutici nel loro insieme può permettere di evitare l’intervento chirurgico. Inoltre il controllo del peso corporeo attraverso una sana alimentazione ed una regolare attività fisica sono coadiuvanti fondamentali per la salute della nostra colonna vertebrale.