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La cooperazione funzionale allo sviluppo è un approccio che mira a promuovere lo sviluppo sostenibile attraverso la collaborazione e la partnership tra diversi attori, inclusi governi, organizzazioni internazionali, organizzazioni non governative (ONG), settore privato e società civile. L’obiettivo della cooperazione funzionale allo sviluppo è quello di migliorare le capacità delle nazioni in via di sviluppo affinché possano affrontare le sfide sociali, economiche e ambientali e raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. La cooperazione funzionale allo sviluppo si basa su principi come la responsabilità condivisa, il rispetto della sovranità e dell’autodeterminazione dei paesi partner, la partecipazione attiva delle comunità locali e il dialogo aperto e inclusivo tra tutti gli attori coinvolti.

Cooperazione per lo sviluppo multisettoriale

Gli sforzi di cooperazione funzionale allo sviluppo possono riguardare diversi settori, tra cui l’istruzione, la salute, l’agricoltura, l’energia, l’ambiente, la governance e l’infrastruttura. Le iniziative possono includere la condivisione di conoscenze e competenze, il trasferimento di tecnologie appropriate, il sostegno finanziario, l’assistenza tecnica, la formazione e la capacità di sviluppo delle risorse umane. La cooperazione funzionale allo sviluppo promuove un approccio basato sulla reciprocità e sul partenariato, in cui le politiche e le azioni sono sviluppate in collaborazione con i paesi beneficiari, rispettando le loro priorità e specificità culturali. Uno degli aspetti chiave della cooperazione funzionale allo sviluppo è la sostenibilità. L’obiettivo è quello di promuovere interventi duraturi che non solo soddisfino i bisogni presenti, ma che anche rafforzino le capacità locali, promuovano la resilienza e favoriscano lo sviluppo a lungo termine.

In conclusione, la cooperazione funzionale allo sviluppo è un approccio che promuove la collaborazione e la partnership per favorire lo sviluppo sostenibile. Si concentra sulla condivisione di conoscenze, risorse e competenze tra diversi attori per affrontare le sfide globali e creare un futuro più equo e prospero per tutti.

Cooperazione per lo sviluppo con la finalità di redigere piani di crescita della qualità della vita

La qualità della vita personale e territoriale cresce con adeguati piani di sviluppo territoriali (vedi modello di sviluppo dell’ideologia della qualità della vita). Senza un adeguato piano di sviluppo non riusciremo a rendere sostenibile la cura del cittadino, del territorio e di tutte le risorse che possediamo. Tutti questi aspetti appartengono a ciò che si definisce paesaggio. I piani di sviluppo in questione, sin dal livello comunale, devono essere adeguati a quelli nazionale ed europei. Non solo piani di sviluppo e leggi adeguate, è dunque necessario anche grande spirito di collaborazione da parte di tutti i soggetti coinvolti: Comuni, Regioni, Stato, Commissione Europea e tutti gli organi predisposti al funzionamento corretto dell’intero sistema. Ed è proprio la cooperazione efficiente ed efficace tra questi che si producono risposte valide per i cittadini delle varie singolarità statali.

Il ruolo del sindaco cooperazione per lo sviluppo

Il Sindaco, in quanto figura istituzionale rappresentativa del Comune, ha lo scopo di realizzare il “Buon Governo” territoriale. A tale scopo egli deve saper comunicare con le istituzioni centrali e con i suoi diretti interlocutori. Infatti, siano essi partner istituzionali o privati, per rendere realizzabili le proposte di crescita. Non deve isolarsi politicamente, attribuendo la responsabilità delle criticità irrisolte ad altri enti e figure istituzionali. Ai fini della cooperazione per lo sviluppo non deve perdere di vista le problematiche tecniche che ostacolano il buon andamento dell’intero sistema per impelagarsi in sterili polemiche è una grave mancanza da parte delle istituzioni amministrative.

I rischi della mancata cooperazione

Questo è uno dei compiti fondamentali che un sindaco deve saper svolgere, altrimenti il rischio di default economico aumenta. Così come aumentano i rischi di degrado sociale e di decadenza produttiva e strutturale del territorio. Se tale processo, purtroppo a Napoli già in atto da tempo. Questa è la maggiore critica che si è evidenziato lungo il percorso di governo dei due mandati del sindaco De Magistris. Se dovesse continuare quella forma di isolamento anche con l’attuale amministrazione. Tutti noi in prima persona pagheremo il prezzo del deperimento degli ecosistemi necessari al nostro benessere (mari inquinati, terre abbandonate all’incuria ed a rischio di progressiva desertificazione). In termini di enormi perdite nel campo dei diritti acquisiti e del benessere personale e collettivo. Quindi siamo tutti coinvolti nell’aiutare la nuova amministrazione comunale di Napoli, che dovrà guidarci con sapienza e coraggio fuori dalla tempesta della crisi peggiorata con la pandemia di coronavirus.

Domenico Esposito