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La Costituzione promuove la qualità della vita (qdv), senza menzionare espressamente il concetto di qdv, ma stabilisce principi e valori accomunabili ad esso. Infatti, nella premessa stabilisce il principio fondamentale di promuovere il benessere e la qdv dei cittadini italiani. Ciò è espressamente menzionato nel passaggio in cui si impegna a garantire i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo che nelle formazioni sociali dove si svolge la sua personalità. Inoltre, il preambolo menziona l’obiettivo di assicurare il progresso economico, sociale e culturale della nazione. Pertanto include il miglioramento della qdv dei cittadini e degli ecosistemi naturali ed urbani necessari al benessere. Ciò che ho appena affermato è testimoniato dall’articolo 2 e 3 del dettato costituzionale.

Articolo 2 del dettato costituzionale: Questo articolo afferma che la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo che nelle formazioni sociali dove si svolge la sua personalità. Ciò include il diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza personale, elementi fondamentali per la qualità della vita.

Articolo 3 del dettato costituzionale: Questo articolo sancisce il principio di uguaglianza, stabilendo che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali. Promuovere l’uguaglianza è essenziale per garantire un buon livello di vita per tutti i cittadini.

La qualità della vita a livello personale

Oltre alla premessa della Costituzione italiana fatta in precedenza, vi sono alcuni diritti come quello alla salute, all’istruzione, al lavoro dignitoso, alla famiglia. Anche questi finalizzati al miglioramento della qdv.

Articolo 32 del dettato costituzionale: Questo articolo tutela il diritto alla salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività. Garantire l’accesso ai servizi sanitari e promuovere la salute pubblica sono aspetti cruciali per il miglioramento della qualità della vita.

Articolo 41 del dettato costituzionale: Questo articolo riguarda il lavoro e sottolinea l’importanza del lavoro come diritto e come dovere sociale, nonché la sua funzione economica e sociale. Garantire opportunità di lavoro dignitoso e condizioni lavorative adeguate è essenziale per migliorare la qualità della vita dei cittadini.

Articolo 42 del dettato costituzionale: Questo articolo sottolinea l’importanza della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Promuovere la stabilità familiare e proteggere i diritti della famiglia contribuisce al benessere e alla qualità della vita dei suoi membri.

Aspetti quest’ultimi disincentivati da crisi economiche e sociali, e ultimamente anche dalle tendenze fedraliste liberiste, sempre più proiettate alla privatizzazione della Sanità, alla non curanza della produttività territoriale meridionale e sempre più a sfavore dei diritti della famiglia, inadeguatamente incentivata e incoraggiata a causa della mancanza di lavoro di qualità e aiuti alle famiglie, da cui dipende la scarsa natalità. Leggi Federalismo liberista.

La Costituzione promuove la qualità della vita a livello territoriale

La Costituzione Italiana promuove diverse disposizioni volte a migliorare la qdv del territorio e dell’ambiente. Infatti, un ambiente sano e sostenibile è fondamentale per il benessere delle persone e delle comunità. Gli articoli 9 e 117 del dettato costituzionale , così come i già citati articoli 32 e 41, sono fondamentali per una costituzione orientata al miglioramento della qdv dei cittadini e degli ecosistemi necessari al benessere di tutti.

Articolo 9 del dettato costituzionale: Questo articolo stabilisce che la Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della nazione. La tutela del paesaggio non solo contribuisce alla bellezza estetica del territorio, ma può anche influenzare positivamente la qualità della vita dei cittadini.

Articolo 32 del dettato costituzionale: Anche se principalmente incentrato sul diritto alla salute, questo articolo sottolinea anche l’importanza della tutela dell’ambiente come interesse della collettività. Un ambiente pulito e sano è essenziale per il benessere e la qualità della vita delle persone.

Articolo 41 del dettato costituzionale: Questo articolo riguarda il lavoro e sottolinea l’importanza della tutela e della valorizzazione del territorio. Promuovere una gestione sostenibile delle risorse naturali e proteggere l’ambiente, può migliorare le condizioni di vita delle comunità locali.

Articolo 117 del dettato costituzionale: Questo articolo stabilisce che le regioni hanno competenza legislativa in materia di ambiente e tutela del territorio. Ciò significa che le regioni hanno il potere di adottare normative volte a preservare e migliorare la qualità dell’ambiente locale, il che a sua volta può influenzare positivamente la qualità della vita dei cittadini residenti in quelle aree. “Con la riforma del Titolo V la materia “tutela dell’ambiente” con l’art. 117 diventa competenza legislativa Regionionale anche se lo Stato mantiene un minimo di controllo centrale“.

Leggi di attuazione

Oltre alle disposizioni esplicite nella Costituzione, ci sono leggi di attuazione e normative che si occupano specificamente di questioni ambientali e territoriali. Queste leggi possono riguardare la protezione della biodiversità, la gestione dei rifiuti, la pianificazione urbanistica sostenibile e altre misure volte a migliorare la qualità della vita del territorio e delle comunità che lo abitano. Materie quest’ultime sempre più di competenza regionale.

In sintesi, la Costituzione Italiana e le relative leggi di attuazione promuovono la tutela e la valorizzazione del territorio e dell’ambiente come parte integrante degli sforzi per migliorare la qdv delle persone e delle comunità italiane. Purtroppo i reati ambientali a causa del liberismo che tende a sottovalutare la prevenzione dei rischi è una criticità di non trascurabile importanza. Leggi liberismo e ideologia della qualità della vita.

Interpretazioni politiche di attuazione

La Costituzione italiana, rispetto alle precedenti costituzioni liberiste, prevede l’intervento statale nel rimuovere gli ostacoli che limitano lo sviluppo della persona umana e territoriale. Questa caratteristica della Costituzione italiana è di solito interpretata dai governi di centrodestra o centrosinistra, in base al loro indirizzo politico più o meno liberista. 

Nello specifico l’attuale governo di centrodestra guidato da Giorgia Meloni è nettamente diverso da quello guidato da Giuseppe Conte del M5S. Le differenze sostanziali sono proprio determinate dall’interpretazione della Costituzione. Infatti, è evidente l’incipit costituzionale d’interventi tipo reddito di cittadinanza, salario minimo e SuperBonus 110%. Non a caso con il governo Meloni questi provvedimenti sono stati praticamente annullati dal centrodestra, che ha un indirizzo economico marcatamente liberista.

Tuttavia, proprio recentemente ho letto un articolo ANSA di Giorgia Meloni su come il governo vorrebbe affrontare il divario nord-sud in termini di crescita della produttività. Meloni: ‘Per combattere il divario Nord-Sud, le infrastrutture di cittadinanza meglio del Reddito’. Un approccio statalista che mirerebbe alla crescita del meridione, ancora poco chiaro nella dimensione degli interventi, deve superare le resistenza di un nord leghista che vuole sempre di più, poco interessato a rafforzare il sud. Quindi bisognerà vedere come l’Autonomia Differenziata riuscirà a conciliarsi con le infrastrutture di cittadinanza di Giorgia Meloni.

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