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L’etimologia della parola “umiltà” può essere rintracciata nella lingua latina. La parola latina corrispondente è “humilitas”, che è derivata dal termine “humilis”. La parola latina “Humilis” significa “basso” o “umile” e deriva a sua volta dalla radice “humus”, che significa “terra”. Quindi, “humilis” è associata all’idea di essere a livello del suolo, cioè basso o modesto. Dunque “Humilitas” è il sostantivo che deriva da “humilis” ed esprime il concetto di umiltà o modestia. Essa rappresenta la qualità o lo stato di essere umili, modesti o rispettosi degli altri. Quindi, l’etimologia della parola “umiltà” ci riporta all’idea di essere “bassi” o “modesti” e indica una predisposizione a non ergersi sopra gli altri, ma a mantenere un atteggiamento di rispetto, modestia e umiltà.

L’umiltà è considerata una virtù fondamentale

L’umiltà è una virtù che esprime un atteggiamento di modestia, rispetto e mancanza di superbia. Essa coinvolge un’autovalutazione realistica delle proprie capacità, evitando di esagerare i propri meriti o di considerarsi superiori agli altri. L’umiltà è spesso associata a una disposizione interiore che riconosce che nessuno è perfetto o migliore degli altri e che tutti possono imparare dagli altri e dai propri errori.

L’essere umili comporta anche la capacità di mettersi in secondo piano, di ascoltare gli altri con apertura e di ammettere quando si commettono errori. È una qualità che promuove la cooperazione, la comprensione reciproca e il rispetto per gli altri.

L’umiltà non implica mancanza di fiducia in se stessi o sottostima delle proprie abilità, ma piuttosto una consapevolezza equilibrata di chi si è e un atteggiamento rispettoso verso gli altri. Può essere una qualità molto apprezzata nelle relazioni personali, sul luogo di lavoro e in molte altre situazioni, in quanto contribuisce a creare un ambiente di collaborazione e armonia.

L’ideologo della qualità della vita Domenico Esposito

L’ideologo della qualità della vita Domenico Esposito ritiene che l’essere umili contribuisca a generare uno stato di benessere profondo, che di fatto migliora la qualità della vita personale e territoriale. Infatti attraverso questo modo di essere si vive rispettando se stessi, gli altri e tutto ciò che ci circonda. Si costruiscono relazioni basate su principi e valori sani, che diventano valore aggiunto per la società e il territorio.

Quindi, questi sono i presupposti per agire e creare cose durevoli nel tempo. In questo senso, qui descritto, il “vivere umile” è uno stile di vita da rivalutare poiché ci orienta alla riscoperta dei sentimenti funzionali al benessere non superficiale.

Senso religioso dell’essere umili

Nel contesto religioso, il vivere umile è una virtù molto importante ed è spesso insegnata e promossa in molte tradizioni religiose. L’umiltà religiosa si basa sul riconoscimento della propria dipendenza da Dio o da una forza divina superiore, insieme a un atteggiamento di modestia e rispetto per gli altri esseri umani. Ecco come l’umiltà è vista in alcune delle principali religioni:

Nel cristianesimo, l’umiltà è una virtù chiave insegnata da Gesù Cristo. Secondo la Bibbia, Gesù stesso ha dato l’esempio di umiltà nei suoi insegnamenti e nel suo stile di vita. I cristiani sono chiamati a mettere da parte l’orgoglio e a riconoscere la loro dipendenza da Dio. La famosa frase “Beati gli umili” è parte delle Beatitudini di Gesù.

Nell’Islam, l’umiltà è altamente valorizzata e vista come un segno di sottomissione a Dio. I musulmani sono chiamati a praticare l’umiltà in preghiera e nelle loro relazioni con gli altri. L’umiltà è vista come un modo per evitare l’orgoglio e l’arroganza.

Nel buddismo, l’umiltà è considerata una virtù importante e un aspetto fondamentale dell’atteggiamento mentale. Gli insegnamenti buddisti incoraggiano a riconoscere l’interconnessione di tutti gli esseri e a praticare la compassione e la gentilezza verso gli altri.

Anche nell’induismo, l’umiltà è vista come una virtù che dovrebbe essere coltivata. Gli insegnamenti indù sottolineano l’importanza della modestia e della gratitudine verso le divinità.

L’umiltà religiosa spesso implica anche l’idea di servizio verso gli altri e l’abbandono dell’egoismo. È un aspetto importante nell’approccio spirituale e morale di molte persone nelle diverse tradizioni religiose, poiché contribuisce a coltivare un atteggiamento di rispetto, gratitudine e amore verso Dio e verso il prossimo.

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