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Il nuovo vertice Biden-Xi, tra il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il presidente della Repubblica popolare cinese Xi Jinping, sancirà il consolidamento di un nuovo equilibrio geopolitico. Le dinamiche tra queste due potenze mondiali sono di grande importanza a livello globale. Possono influenzare una vasta gamma di questioni, dalla politica economica alla sicurezza internazionale. Purtroppo le relazioni tra Stati Uniti e Cina sono tese da qualche anno. Infatti, le questioni aperte dal 2022 sono: la disputa commerciale, le preoccupazioni sulla sicurezza cibernetica e le tensioni riguardo a questioni geopolitiche come Taiwan e il Mar Cinese Meridionale. Nel 2023 la Cina si dà un ruolo geopolitico sempre più centrale con le posizioni che ha assunto nei confronti della guerra Russa-Ucraina e Israelo-Palestinese.

Un nuovo accordo per la cooperazione; il principio di equivalenza geopolitico determina scenari su cui dobbiamo riflettere

Il principio di equivalenza geopolitico determina un equilibrio dinamico tra paesi sulla base delle relazioni pacifiche e conflittuali

Domenico Esposito

Il principio di equivalenza geopolitico è un concetto che sottolinea la reciproca influenza e il bilanciamento delle relazioni di potere tra attori geopolitici. Quindi ad azioni e comportamenti concreti di una parte seguono azioni e comportamenti di un’altra parte, con lo scopo di bilanciarsi. Nel contesto delle relazioni internazionali, il principio di equivalenza geopolitico può essere applicato a situazioni come trattative commerciali, alleanze militari, questioni ambientali e altri temi globali che coinvolgono diversi attori internazionali.

Come conseguenza di tale principio; alla Cina il compito di mediazione

Pare che la Cina abbia ottenuto al vertice dei BRICS di fine agosto in Sud Africa una sorta di consenso tacito a trattare con gli USA su molte questioni. Quindi la Cina ha la credibilità giusta per mediare una pace forte e duratura. Ciò pare che valga anche per gli americani. Tutti noi dobbiamo sperare affinché ciò sia veramente possibile, affinché la società ritrovi di nuovo pace e cooperazione finalizzata alla crescita della qualità della vita.

Un compromesso sarà necessario al rafforzamento della qualità della vita e alla riduzione del radicalismo; Il vertice Biden-Xi

Un compromesso per la convivenza e la cooperazione pacifica tra popoli e culture diverse è necessario per i seguenti motivi. Siamo in piena guerra e al riamo globale. L’Europa è coinvolta, anche con le politiche degli Stati membri. Esiste una Nazione, gli USA che ha un importante influenza geopolitica anche per ragioni di ordine interno, tra cui: politiche, economiche e sociali. Dall’altra parte i BRICS e tanti altri paesi che con vogliono sottostare alla supremazia di chi crede di stare dalla giusta parte in modo assoluto. Il cosiddetto Occidente non può e non deve sentirsi superiore per cultura e non può pretendere di dettare legge su tutto, né di nascondersi dietro le multinazionali e la logica del libero mercato per pura convenienza.

Il radicalismo si alimente e si rafforza proprio quando il diverso si mostra incapace di riconoscere la diversità, con arroganza e disprezzo.

Domenico Esposito

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