L’espressione “principio di equivalenza geopolitico” è stata usata per la prima volta dall’ideologo napoletano Domenico Esposito per indicare la parità geopolitica tra Russia e USA. Infatti, la Russia ambisce a questo ruolo, ma gran parte dell’establishment americano non hanno alcuna intenzione di cedere il primato geopolitico. La causa Russa è praticamente sostenuta dai cosiddetti B.I.C.S. (Brasile, India, Cina e Sud Africa) ed altri paesi come l’IRAN, la Siria così via. La causa di questi schieramenti è dovuta a caratteristiche culturali e alle logiche di potere interne ed esterne a questi paesi contrari allo strapotere americano.
Il principio di equivalenza geopolitico
Se gli USA si danno l’autorità di compiere guerre discutibili o sbagliate, anche la Russia si dà questa autorità. Se gli USA si danno la libertà di iniziare una guerra contro un paese ostile anche la Russia si dà questa libertà.
Domenico Esposito
Il Principio di equivalenza geopolitico tra Russia e USA si basa sula valore di libertà e di autorità, fortemente inficiato dalla potenza militare, tecnologica ed energetica. A certe condizioni questi valori possono diventare così preponderanti, quindi, se non riconosci l’autorità di USA e Russia che ti dicono che certe cose non le puoi fare o ottenere, rischi. Dunque, devi pensarci molte volte, prima di essere sicuro di trasgredire la Russia così come gli USA. È la realtà dei fatti dalla seconda guerra mondiale ad oggi, purtroppo i principi del Presidente Sergio Mattarella o di chiunque altro uomo di buon senso, non bastano secondo il principio di equivalenza.
Questione Ucraina; teorie sulla guerra a confronto
Mattarella sostiene: bisogna dare sovranità territoriale all’Ucraina e la Russia deve ritirare le truppe dai territori annessi. Quindi massimo sostegno all’Ucraina, anche militare. Che è poi la posizione della NATO, degli USA e di Volodymyr Zelens’kyj
Mentre la Russia: pretendiamo la sovranità dei territori russofoni annessi dell’Ucraina, vogliamo rispetto geopolitico, quindi non vogliamo ai nostri confini ingerenze della NATO e degli USA e così via…
Ebbene cari amici, ci troviamo di fronte a DUE posizioni inconciliabili antitetiche che non porteranno mai alla pace, poiché nessuno delle due fazioni contrapposte hanno intenzione di cedere.
A questo punto cosa si fa, quale è la sintesi che ne può derivare da queste due posizioni antitetiche?
Il principio di equivalenza geopolitico determina scenari su cui dobbiamo riflettere
La Russia costruirà ed intensificherà i suoi rapporti commerciali con i paesi in via di sviluppo, tra cui i cosiddetti B.R.I.C.S. e altri. Il prossimo vertice dei BRICS si terrà a fine agosto in Sud Africa. ANSA: <<Il ministro sudafricano per le relazioni e la cooperazione internazionale, Naledi Pandor, riporta l’agenzia polacca Onet, ha annunciato che l’immunità sarà concessa a tutti i funzionari internazionali coinvolti in eventi legati al vertice Brics in Sudafrica>>.
Inoltre la Russia, continuerà a fare la voce grossa in Ucraina per tenersi i territori annessi. Cosicché gli ucraini non conosceranno mai Pace. Dunque, tutti noi vivremo in questo orrendo clima di guerra inumano, nelle difficoltà economiche e sociali. Quindi vivremo con il probabilissimo rischio di spostare il conflitto mondiale e nucleare un po’ più in là! Poiché in questo scenario si va nella direzione di blocchi contrapposti armati fino ai denti… I BRICS al prossimo vertice africano potrebbero decidere di istituire un nuovo organismo armato concorrente all’alleanza atlantica, quindi di opposizione alla NATO.
Un nuovo ordine mondiale cooperativo è possibile
Portare gli ucraini al tavolo del negoziato, perché ciò è possibile, basta non dare più armi al Presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelens’kyj. Tra l’altro questa ipotesi è già presente nel parlamento italiano con Conte, Berlusconi ed altri. Un nuovo ordine mondiale basato sulla nuova geopolitica cooperativa dell’ideologia della qualità della vita è la sintesi più utile all’umanità.
Guerra Ucraina-Russia: “Serve una governance globale”
Sergio Mattarella
Piano regolatore ideologico
Viaviamo in un mondo in continuo divenire, perciò abbiamo bisogno di una nuova governance globale guidata da una nuova piattaforma regolatrice
Ideologia della qualità della vita