Le differenze scientifiche che emergono in ambito scientifico dipendono strettamente dal contesto di riferimento. È quindi essenziale definire con chiarezza l’ambiente in cui si sviluppano i fatti, per consentire una comprensione autentica e condivisa. Ogni ambito scientifico — fisico, chimico, biologico, fisiologico, psichico, economico, sociale, politico e così via — possiede parametri propri, spesso fondati su assiomi specifici che regolano il funzionamento del sistema stesso.
Secondo questo principio, anche i giudizi, lungi dall’essere assoluti, sono sempre relativi a un determinato contesto. Il contesto culturale, sociale, politico o ambientale influenza inevitabilmente le valutazioni, che possono assumere un valore soggettivo oppure oggettivo. Attraverso il giudizio si identificano peculiarità e caratteristiche, assegnando attributi che possono essere considerati positivi o negativi, in base a una determinata scala di valori.
Il valore del contesto nella valutazione scientifica e giuridica
Ne derivano classificazioni e valutazioni, che tuttavia possono considerarsi oggettive solo se basate su presupposti altrettanto oggettivi. Per questo motivo, l’analisi dei fondamenti — cioè delle basi teoriche, metodologiche ed epistemologiche di ogni disciplina — è imprescindibile in qualsiasi attività scientifica rigorosa.
Ogni contesto, infatti, definisce un sistema di riferimento dotato di propri assiomi, cioè principi fondamentali assunti come veri. In matematica, ad esempio, gli assiomi costituiscono il punto di partenza per ogni dimostrazione, rendendo possibile la costruzione di teoremi e verità coerenti all’interno di quel sistema. Lo stesso metodo si applica, per quanto possibile, anche in altri campi del sapere.
Tuttavia, specialmente nelle scienze sociali e nell’ambito delle valutazioni culturali, può accadere che parametri apparentemente oggettivi si trasformino in soggettivi, proprio perché muta il contesto in cui sono calati. Per evitare che questa trasformazione generi confusione, si afferma il principio dell’inviolabilità degli assiomi, che tutela la coerenza interna di ogni sistema di pensiero.
Le differenze scientifiche
Un esempio emblematico di questo approccio si trova nel diritto. Anche il sistema giuridico si fonda su norme che, pur essendo suscettibili di interpretazione, si presentano come inviolabili per garantire certezza e stabilità. Giustizia, diritti umani e giurisdizione costituiscono i pilastri che regolano l’equilibrio tra soggettività e oggettività, offrendo un quadro condiviso capace di ridurre conflitti e incomprensioni derivanti dalla diversità dei contesti sociali e culturali.
L’obiettivo della ricerca giuridica, pertanto, è quello di individuare e inquadrare tutte le possibili situazioni in un sistema normativo coerente, così da garantire equità e qualità della vita. Questo stesso principio — l’importanza del contesto e dei fondamenti — vale anche per la scienza, la filosofia, l’economia e ogni campo in cui la conoscenza si misura con la complessità della realtà.