Domenico Esposito racconta i salotti culturali della Napoletanità. Anche i salotti culturali di Napoli sono luoghi dove prende vita la cultura della Qualità della Vita: momenti di condivisione, armonia e bellezza che riflettono l’essenza più autentica della napoletanità. Qualità della Vita intesa, questa volta, come arte dello star insieme e del saper vivere in armonia con le cose belle della cultura partenopea, e godere dei piaceri dell’esistenza.
Ad affermarlo è Domenico Esposito, presidente dell’Accademia Italia Qualità della Vita. L’Accademia, nasce a Napoli nel lontano 2008 e fin dall’inizio si è sempre occupata di come migliorare la qualità della vita in città. “Oggi accendiamo i riflettori sulla grande cultura napoletana, famosa in tutto il mondo” – sottolinea Esposito – “contribuendo con idee che stimolino il Benessere e invitino tutti a praticare l’arte della napoletanità.”
Dedicarsi al proprio benessere fisiologico, a contatto con la cultura della propria città, che a Napoli è ricchissima di contenuti, dimenticandosi delle difficoltà quotidiane, aiuta vivere meglio. Inoltre, il mio scopo è anche quello di far conoscere l’esistenza di queste realtà culturali a chi oggi fa le classifiche di qualità della vita, poiché hanno un peso“.
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Tanta la voglia di confronto e di apertura, che sposa la visione multidisciplinare di Esposito, sul benessere sociale, che intreccia confronto di qualsiasi genere: “anche di carattere politico, che non deve mai mancare – spiega Esposito – incentrato sul rispetto e sulla cura della persona, in tutte le sue età e sfaccettature. L’identità napoletana è il valore aggiunto del nostro stare insieme, anche l’analisi di come questa sia vissuta oggi tra i giovani e i meno giovani”. Un impegno costante dove arte, letteratura, musica e pensiero si fondono armoniosamente.
Questi salotti non sono solo spazi di cultura, ma strumenti concreti per costruire una città più viva, più consapevole e più felice
Le caratteristiche di questi salotti incarnate da Domenico Esposito

“Vorrei – prosegue Esposito – porre l’attenzione su due dei tanti salotti frequentati. Il primo è quello di Antonio Sarnelli de Silva, in posizione strategica con affaccio sul Golfo di Napoli. Qui l’Accademia, con i suoi stretti collaboratori, lavora a progetti per il lungomare, il settore balneare e la realizzazione di un porto moderno per il turismo nautico. Da Antonio si coltivano la condivisione e il dialogo, animati da musica, poesia e presenze d’eccezione, come l’attore Giacomo Rizzo, in un clima che celebra lo spirito autentico della città.

Il salotto di Achille della Ragione, invece, affaccia sui Campi Flegrei dove l’Accademia coniuga passato e presente, radici e futuro, anche con progetti importanti per lo sviluppo dell’ex. Italsider di Bagnoli da convertire a Parco urbano, con grandi attrazioni turistiche, proiettate a valorizzare i connotati artistici della città. Dunque con strutture moderne per ospitare i grandi concerti, il cinema, il teatro etc.
Per chi volesse avere notizie più accurate sul salotto di Achille e per partecipare: info. e contatti cell. 3293233706
Anche qui da Achille le presenze artistiche sono numerosissime, tra cui ha spiccato quella di Bruno Sacchi, attore e commediografo. Tra le poesie raccontate ricordo: L’Otello di Ferdinando Russo, ‘O magnetismo di Salvatore Di Giacomo, E allora….di Armando Gill, Il collettivista di Nicola Valente.
“Sono momenti che rappresentano – afferma Esposito – molto più di semplici eventi culturali. Sono esperienze di crescita, proprio in sintonia con la filosofia dell’Accademia. Bisogna vivere a contatto con la gente costruire relazioni vere, in cui la cultura è strumento di emancipazione e la diversità è riconosciuta come ricchezza. La qualità della vita comincia da qui: dal rispetto, dall’ascolto e dalla possibilità di condividere il bello.
Le classifiche di qualità della vita devono registrare questa intensa attività culturale
«Se esperienze di questo tipo – autentiche, spontanee, quasi mistiche continua Esposito – fossero registrate tra gli indicatori delle classifiche sulla qualità della vita pubblicate annualmente da Il Sole 24 Ore, Napoli otterrebbe certamente un punteggio più alto nella voce “Cultura e Tempo Libero”. Napoli non è solo una città d’arte, ma un laboratorio vivente di relazioni umane, cultura diffusa e qualità del tempo condiviso. Un modello che merita di essere raccontato, riconosciuto e replicato».
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