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Tutta l’informazione politica italiana ha parlato di crisi dei partiti sull’elezione del Presidente della Repubblica Italiana. Di fatto c’è stata un po’ di strategia politica, soprattutto sulla nomina di Berlusconi. Che è continuata successivamente con la nomina delle donne, sia per la Casellati, sia per la Belloni e così via.

Dato il risultato Matterella-Draghi in tempi così brevi mi sembra esagerato parlare di crisi dei partiti

Buona parte dell’informazione ha criticato i partiti sul disastro della nomina della Casellati da parte di Salvini e successivamente sull’uscita di un avvenuto accordo tra Conte e Salvini su una donna, che LA7 dava per certo il nome della Belloni, l’attuale capo dei servizi segreti. Quest’ultima nomina subito bocciata dall’ex. Presidente Renzi ( per approfondire LEGGI QUI).

Conta il risultato alla fine

In effetti questo disastro dei partiti mi è sembrato un po’ romanzato. I giochi di strategia politica sono fisiologici, ma parlare di crisi dei partiti mi sembra un po’ esagerato. Anche perché è stato eletto Presidente Sergio Mattarella uomo di grande garanzia, con Draghi saldamente alla guida del governo, garantendo quindi equilibrio, continuità e stabilità.

In conclusione

Ciò che si è chiamata crisi, probabilmente discende da una giusta considerazione che in questo momento non era proprio il caso di cambiare l’ordine dell’agenda politica italiana e dei vertici dello Stato (per approfondire LEGGI QUI). Pertanto è prevalsa saggezza e buon senso!

Ora massima concentrazione sul da farsi.