Spread the love

Napoli è agli ultimi posti della classifica del Sole 24 Ore sulla qualità della vita. Generalmente questi giudizi possono essere influenzati da molteplici fattori e possono variare a seconda delle fonti e dei criteri utilizzati per la valutazione. Le amministrazioni comunali possono avere opinioni diverse sulle classifiche in base a obiettivi e strategie di governo. Però il sindaco Manfredi su La Repubblica dice: “I dati sono su base provinciale e misurano la condizione economica”, come se volesse minimizzare lo studio del Sole 24 Ore. Tuttavia c’è da sottolineare che non è vero che la valutazione si basa solo su indicatori economici, il sistema è molto più articolato.

Napoli attira turisti che contribuiscono a creare ulteriori disagi

La bellezza del nostro capoluogo è un dato di fatto, il problema è forse come si gestisce questa meraglia oggi. Napoli attrae turisti che contribuiscono a creare ulteriori disagi alla cittadinanza. In ogni caso la straordinaria unicità delle bellezze partenopee non possono ergersi al di sopra del benessere concreto di chi vive la città non da privilegiato. Purtroppo sono ormai decenni che le carenze e i difetti della Pubblica Amministrazione ostacolano la crescita della qualità della vita. Bisogna purtroppo registrare la carenza di progetti utili alla crescita e mancanza di specifiche riforme strutturali che potrebbero migliorare gli indicatori di benessere del cittadino.

Molti napoletani e amministratori non amano le classifiche di vivibilità

In generale sono decenni che noto superficialità in merito alle classifiche da parte degli amministratori pubblici di Napoli, afferma l’ideologo della qualità della vita Domenico Esposito. Celebre è ormai la frase dello scrittore Erry De Luca “Ignoro i criteri di valutazione ma dubito che siano adeguati allo scopo…. che descrive un pò la tendenza a sottovalutare le classifiche, cosa che è molto diffusa in città. Il ragionamento di Erri De Luca sugli sui fattori soggettivi non compendiati dalle classifiche è giusto e comprensibile. Infatti noi napoletani consideriamo certi aspetti della napoletanità gradevoli e affascinanti, così come lo stile di vita partenopeo. Ma l’indicatore qualità della vita è ormai di non trascurabile importanza sociale, oltre ad essere un indicatore fondamentale del sistema di indicatori dell’ideologia della qualità della vita.

Si sottovaluta la classifica Sole 24 Ore per campanilismo o altro?

Credo che qui a Napoli si pecchi un po’ troppo di campanilismo nel sottovalutare le classifiche del Sole 24 Ore. Rendendomi conto di questa superficialità, la mia attività di ricerca nell’ambito dell’ideologia della qualità della vita mi portò nel 2016 a candidarmi a sindaco di Napoli con la mia lista civica Qualità della Vita, presentando un programma incentrato sulla crescita del benessere della comunità, con il quale andavo a proporre una serie di progetti municipalità per municipalità, per lo sviluppo dei fondamentali settori produttivi, con l’obiettivo di rendere la città più attraente per investitori, riducendo la spesa pubblica. Quindi più verde pubblico, più pulizia, migliore gestione della risorsa idrica e suolo, più lavoro, crescita demografica, sviluppo e crescita dei fondamentali settori produttivi della città e tanto altro ancora.

La qualità della vita è un indicatore del sistema d’indicatori dell’ideologia della qualità della vita.

RIPRODUZIONE RISERVATA