Progetto Golfo di Napoli è un’idea progettuale rilanciata da Domenico Esposito Presidente dell’Accademia Italiana Qualità della Vita, insieme a Carmine Attanasio, associazioni, imprese e cittadini. Il progetto nasce dopo anni di confronto, mette a sistema le esigenze di benessere, sostenibilità e modernità di una delle più importanti e rinomate aree di Napoli. Con quest’idea progettuale s’intende trasformare radicalmente l’assetto paesaggistico e produttivo della costa partenopea, con un’opera strutturale imponente e innovativa.
L’obiettivo principale del progetto è l’ampliamento del porto e la riqualificazione dell’area marittima attraverso un intervento che garantisca sviluppo economico e tutela ambientale. Tra le principali iniziative spicca la creazione di un grande Parco Marino destinato a preservare la fauna marina e a incentivare la ricerca, la formazione, la divulgazione scientifica e l’educazione ambientale. Napoli, città dalla lunga tradizione marittima, soffre attualmente di una gestione disorganizzata degli ormeggi, con imbarcazioni disposte in modo caotico e senza un piano regolatore adeguato. L’obiettivo del progetto è quello di portare ordine, legalità e sostenibilità, offrendo ai cittadini un mare pulito e organizzato.
Modernità e sostenibilità; progetto Golfo di Napoli
Il progetto prevede la realizzazione di oltre novemila posti barca, due Yacht Club e centinaia di ormeggi destinati ai mega yacht. L’area compresa tra il Castel dell’Ovo e il Circolo Canottieri di Napoli ospiterà una nuova infrastruttura dotata di avanzati sistemi di sicurezza, grazie alla costruzione di una Diga Foranea. Questa struttura, progettata per operare sulle linee batimetriche dell’area a una profondità massima di 35 metri, offrirà ormeggi per 8-10 navi di grandi dimensioni. Il tutto sarà alimentato da una centrale elettrica innovativa a Turbo Vapor gas, attualmente in fase di brevetto e già presentata ufficiosamente a esperti del settore.
Riqualificazione Mergellina; progetto Golfo di Napoli
Un altro aspetto fondamentale del progetto riguarda la riqualificazione dell’area di Mergellina. La strada attualmente adiacente al mare verrà completamente eliminata, restituendo spazio alla spiaggia e alle attività marinaresche. Beach bar e strutture ricettive sorgeranno al posto dell’asfalto, creando nuove opportunità di lavoro e valorizzando un’area storicamente legata alla tradizione marittima napoletana. Particolare attenzione sarà dedicata agli ex concessionari dei chioschi del lungomare, costretti a chiudere dopo decenni di attività, ai quali verrà offerta la possibilità di gestire le nuove strutture.
Approfondimento progettuale:
Area Marina Protetta da Castel dell’Ovo a Nisida: il porticciolo di Mergellina si presenta ogni estate in tutta la sua assurdità con centinaia di barche ormeggiate finanche nei pressi del Consolato Americano che, oltre ad inquinare il mare e a deturpare il paesaggio, minano anche la sicurezza dello stesso Consolato in quanto da qualche barca potrebbe partire anche un attacco terroristico. Il Golfo di Napoli, con la sua straordinaria bellezza e il fascino senza tempo di Mergellina, rappresenta un patrimonio naturale, storico e turistico di inestimabile valore.
Delocalizzazione del Porticciolo di Mergellina: approfondimento
Tuttavia, la convivenza tra diportisti, settore balneare e tutela ambientale necessita di un equilibrio delicato per garantire un mare fruibile e salubre per tutti. A questo proposito rilanciamo l’idea di Carmine Attanasio di delocalizzare completamente il porticciolo di Mergellina alle spalle di Castel dell’Ovo, realizzando una diga foranea all’altezza della fine del molo San Vincenzo per realizzare una miriade di banchine moderne dotate di elettrificazione e pannelli solari, con pontili in grado di ospitare il quadruplo delle imbarcazioni che sostano al porticciolo di Mergellina mettendo in regola anche chi opera, tollerato dalle Istituzioni, abusivamente.
Questo permetterebbe anche l’approdo di grossi yacht nelle immediate vicinanze del Porto, di piazza del Plebiscito e di tutti i collegamenti su gomma e su ferro. Il cambio per la città dovrebbe essere la realizzazione di un’area marina protetta, non totale, da Castel dell’Ovo a Nisida dove, alle spalle, si potrebbe anche riqualificare e allargare il porticciolo turistico che già sussiste da sempre creando così ulteriori posti barca. Mergellina e, soprattutto Largo Sermoneta, andrebbe completamente riqualificata con il ripascimento della spiaggetta e la pedonalizzazione della sede stradale attraverso l’avanzamento verso il mare degli Chalet, al fine di realizzare un doppio senso di marcia alle spalle degli stessi in continuità del doppio senso di marcia di via Posillipo. Sui moli lasciati liberi dalle barche dovrebbero essere poi realizzate pedane in legno per consentire più spazio ai bagnanti!
La tutela del Golfo di Napoli deve essere un impegno condiviso tra istituzioni, operatori del settore e cittadini. Solo attraverso una gestione sostenibile e rispettosa delle esigenze di tutti si potrà preservare la bellezza di Mergellina, garantendo un mare vivibile, sicuro e sano per le generazioni presenti e future.
Impatto economico e creazione di posti di lavoro
Questo progetto non è solo un’opera infrastrutturale, ma un’opportunità di rilancio economico per l’intera area. La creazione di nuove strutture portuali, il miglioramento delle attività turistiche e l’introduzione di servizi avanzati porteranno alla nascita di migliaia di nuovi posti di lavoro, sia diretti che nell’indotto. Dalle attività di gestione portuale alla ristorazione, dal settore nautico alla formazione ambientale, questo progetto rappresenta un volano di sviluppo per Napoli e i suoi cittadini.
Domenico Esposito rilancia una PETIZIONE POPOLARE
PETIZIONE AREA MARINA PROTETTA DA CASTEL DELL’OVO A NISIDA
- Eliminazione del porticciolo di Mergellina e creazione di spiaggia e pedane per tutti.
- Creazione di un porticciolo turistico dietro Castel dell’Ovo, adiacente al Porto, a Piazza del Plebiscito e ai grandi alberghi.
Il Progetto Golfo di Napoli rappresenta una visione concreta di progresso per la città, combinando innovazione tecnologica, sviluppo economico e sostenibilità ambientale. Con una gestione efficiente delle risorse e un piano strutturale ben definito, il Porto di Napoli e il suo Golfo potranno finalmente tornare a essere un punto di riferimento per la nautica internazionale e per il benessere della comunità locale.
Accademia Italiana Qualità della Vita