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L’organicismo geopolitico dell’ideologia della qualità della vita è l’insieme degli eventi organicamente correlati tra loro funzionali al benessere dell’umanità. Questo insieme crea l’effetto domino della crescita della qualità della vita nel rispetto di alcuni equilibri di “forze”. Queste sono connesse ad aspetti naturali, ambientali eco-sistemici e fisiologici, relazionabili e/o appartenenti all’essenza umana e alle sue specifiche caratteristiche politiche, economiche, sociali e culturali. Rendersi conto di ciò, aiuta a determinare giuste relazioni politiche e a individuare soluzioni di buon senso ai fenomeni d’instabilità che naturalmente si creano lungo il percorso storico degli eventi sia globali che locali. Inoltre, la geopolitica organicistica dell’ideologia della qualità della vita è funzionale ai modelli di sviluppo e può essere determinante per la nascita di una nuova forma di globalizzazione più attenta allo sviluppo dei fondamentali settori produttivi territoriali e quindi più vicina al benessere dei cittadini.

L’ambito scientifico dell’organicismo geopolitico

L’ambito scientifico della geopolitica organicistica è l’organicismo, teoria biologica generale sviluppata negli anni 20, contrapposta al riduzionismo meccanicistico o ad una visione individualistica. Essa concepisce l’organismo nel suo insieme e non come semplice somma di singole parti isolate tra loro. La complessità del funzionamento dell’organismo, secondo questa concezione, deve essere intesa correlando l’insieme unitario delle sue parti. Quindi lo studio non può essere condotto su parti singole o processi isolati. Evidentemente lo studio di questi fenomeni va organizzato secondo più approcci diversi. Infatti, la scienza progredisce lungo il cammino della conoscenza, studiando i fenomeni da diverse prospettive. Grazie a questo criterio di ricerca si riesce ad approfondire la conoscenza degli apparati nella loro specificità, in modo da attribuirne le giuste proporzioni d’importanza.

Tuttavia la ricerca specialistica e isolata non va sottovalutata, poiché ci permette di conoscere in modo dettagliato il funzionamento di organi e apparati. Ciò può essere utile a migliorare la conoscenza, anche delle influenze reciproche, nonché suggerire soluzioni a problemi tecnologici necessari alla cura di malattie e così via.

Organicismo sociale, filosofico e psichico

La società è un ecosistema vivente connessa alla vita e al benessere dei suoi membri, che dipende da fattori fisiologici essenziali e culturali non esattamente uguali sul piano globale e territoriale. Perciò esistono interessi spesso in contrapposizione a partire dalle singole famiglie, fino ad arrivare ai gruppi sociali, sia locali che globali.

In psichiatria, l’organicismo postula che alla base delle malattie mentali ci sia una lesione anatomica o una alterazione biochimica del cervello. Così pure, se i membri di una famiglia o di un gruppo sociale sono perennemente in conflitto tra loro ciò dipende da cause comportamentali o ideologiche relative al benessere, alla libertà, principi e così via. Un organismo per vivere bene necessita di apparati non in conflitto, che cooperano per il bene di tutti. Quindi una mediazione di buon senso è sempre utile nella risoluzione delle divergenze e dei conflitti. Anche perché siamo uniti da fratellanza di specie, il cui scopo è ridurre i fattori d’instabilità vivendo in pace e in armonia per il bene di tutti. Pertanto l’organicismo geopolitico dell’ideologia della qualità della vita può essere utile a creare la stabilità giusta funzionale al benessere, che va inevitabilmente applicata anche a livello geopolitico.

Conclusione

In conclusione, la società organicistica richiede il rispetto delle regole che devono essere adeguate al presente storico, di modo che siano sempre aggiornate nella riduzione dei rischi, che inevitabilmente la storia degli eventi comportano. Un’applicazione di questa teoria ai recenti conflitti ucraini, tra Russia e Occidente, a causa dell’espansione della NATO e di particolari equilibri geopolitici è doverosa. L’allargamento della NATO non condivisa dai cosiddetti B.R.I.C.S. è da tenere fortemente in considerazione per realizzare una nuova forma di globalizzazione più cooperativa. Pertanto la geopolitica organicistica dell’ideologia della qualità della vita è la strada da intraprendere per avere una società più stabile con meno rischi per l’umanità.

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