In base agli studi sull’ideologia della qualità della vita ho riscontrato
In riferimento ai miei studi sul benessere come trattato nel libro “Ideologia della qualità della vita” vorrei sottolineare un aspetto rilevante, cioè che il benessere non è solo relativo all’aspetto economico, finanziario, politico, sociale (anche in relazione al contesto, ovvero costumi e posizioni socialmente accettati e rispettati), quindi ad aspetti culturali, ma ha anche una valenza fisiologica legata al rispetto dell’equilibrio interiore, che bilancia il nostro umore ed il nostro stile di vita. L’armonia psicofisica necessaria è facilmente raggiungibile grazie al farmaco più economico esistente, cioè l’esercizio fisico, che da tempo immemore è riconosciuto da tutta la comunità scientifica come il più efficace sistema di raggiungimento di un benessere psicofisico ottimale.
Aspetti positivi delle arti marziali miste
Tra le attività fisico-ginniche più praticate e comuni in questi anni hanno acquistato sempre più rilevanza gli sport da combattimento e in particolare le M.M.A. (arti marziali miste), che oltre ad avere un riscontro fisico oggettivo e una risonanza di livello mondiale hanno dei riscontri anche per quanto riguarda lo svolgimento di attività extracurriculari nelle scuole, quali valorizzare le caratteristiche di quei ragazzi che non riescono ad incanalare le loro energie in modo positivo. Ad esempio come quelli che praticano o subiscono il bullismo, un fenomeno di rischio da non sottovalutare perché presente in ogni grado della società, a partire da quello familiare fino a quello scolastico e lavorativo. Mi riferisco alla violenza sulle donne, a quella che avviene tra i banchi di scuola o sul posto di lavoro.
Cosa ci suggerisce la teoria dell’ideologia della qualità della vita sul fenomeno del Bullismo?
Un ragazzo vittima di bullismo subisce un forte impatto negativo dal punto di vista dell’autostima e dell’autovalutazione a causa della violenze psicologiche di cui è preda, come si afferma nell’articolo “Arte dell’educare” dell’IQDV: “L’utilizzo di associazioni positive da parte dell’educatore incoraggia il buon temperamento dell’educando, mentre l’utilizzo di associazioni negative danneggia il buon temperamento e la stabilità del soggetto (intesa come equilibrio psico-fisico)”. Mentre chi pratica il bullismo, almeno apparentemente, è una persona fin troppo sicura di sé i cui impulsi sono male indirizzati da un punto di vista etico e civile, come si afferma nel libro dell’IQDV: “La coscienza civile è direttamente proporzionale alla QDV e inversamente proporzionale ai rischi”. Tra i rischi è menzionata l’inciviltà nel cui novero rientra appunto il bullismo, poiché chi lo pratica danneggia il buon temperamento e la stabilità psichica del soggetto bullizzato. Anche nelle attività di alternanza scuola-lavoro si palesano entrambi gli estremi dello spettro del problema, cioè chi pratica il bullismo e chi lo subisce.
L’ideologia della qualità della vita ci suggerisce anche che è possibile accrescere la propria coscienza, diventando più consapevoli, allo scopo di modificare l’ambiente esterno con cui siamo in relazione; questo modello si applica sia sul soggetto bullizzato che sul bullo, col fine di raggiungere l’equilibrio funzionale al bene comune.
Tornando alla pratica delle M.M.A. (arti marziali miste), l’esperienza mi ha insegnato che favorisce i soggetti passivi apportando maggiore sicurezza in sé stessi ed autostima. Sull’altro versante, il cosiddetto bullo troverà filo da torcere e comprenderà che prendersela con i più deboli non è mai il migliore dei sistemi poiché può facilmente capitare di ritrovarsi in prima persona nei panni del debole, comprendendo il valore dell’umiltà e del senso civico. Inoltre al di la di questi benefici psicofisici e comportamentali esistono dei riscontri positivi anche per quanto riguarda le relazioni interpersonali, perché si tratta di uno sport sia individuale che di gruppo. Infatti tramite il confronto che avviene durante lo scambio tecnico “mano a mano” ci si conosce non solo dal punto di vista disciplinare ma anche da un punto di vista umano, consentendo l’aumento della capacità di relazionarsi. Infine non sono da sottovalutare gli effetti che questa disciplina ha, tramite i miglioramenti fisici che apporta, sulle capacità di auto perfezionamento, di resilienza e di problem solving, che creano un circolo virtuoso in merito alla gestione dello stress in situazioni particolarmente difficili e caotiche.
Daniele Davide