La teoria dell’evoluzione dell’IQDV (per esteso ideologia della qualità della vita) dell’Ideologo Domenico Esposito, si basa su alcuni principi della Teoria dell’Evoluzione della Realtà (TRE) anziché sulla teoria di Darwin, ma aggiunge rispetto alla TRE il principio di qualità della vita e la coscienza. Infatti, essa può essere formulata considerando il concetto di salti evolutivi e la risonanza tra una frequenza di equilibrio interna alla specie e fattori ambientali specifici. Questo approccio implica che una specie non si evolve gradualmente tramite infinite variazioni continue e casuali come affermafa Darwin, ma attraverso trasformazioni improvvise e profonde che coinvolgono l’intera popolazione. Infatti, la coscienza umana, intesa come un insieme di relazioni tra l’individuo e il mondo esterno, agisce secondo il principio di qualità della vita. Questo principio è intrinseco alla specifica specia. Nel caso dell’essere umano comprende fattori biologici, psicologici e sociali. Dunque gli esseri umani cercano il benessere attraverso una combinazione di fattori materiali e immateriali connessi all’esperienza del piacere e del dolore. Quindi coinvolgono intere popolazioni al cambiamento o salto evolutivo.
L’evoluzione è deteminata dall’amore con il quale gli individui si adattano alle favorevoli condizioni di vita, non dalla lotta per la sopravvivenza tra individui capaci di adattarsi alle avversità.
Domenico Esposito

Ecco alcuni punti chiave della teoria evolutiva dell’ideologia della qualità della vita:
Ricompensa biologica: Gli esseri umani sono cablati per cercare attività e situazioni che stimolino la liberazione di neurotrasmettitori come la dopamina, associata alla sensazione di piacere e ricompensa. Questo meccanismo è fondamentale per la sopravvivenza e la riproduzione.
Apprendimento e coscienza: Le esperienze piacevoli o spiacevoli sono memorizzate nel cervello in modo efficace, incoraggiando l’individuo a ripetere comportamenti che portano a risultati positivi. La coscienza si forma attraverso l’apprendimento e influenza la ricerca del piacere e del benessere.
Riduzione del dolore: Gli esseri umani cercano il piacere anche per evitare il dolore o il disagio. La percezione del dolore è spesso una segnalazione del corpo che qualcosa non va e deve essere evitato o corretto.
Benessere psicofisico: Le attività piacevoli possono ridurre lo stress, migliorare l’umore e aumentare la motivazione, contribuendo alla salute mentale e fisica.
Socializzazione: Le interazioni sociali e le esperienze piacevoli con gli altri contribuiscono al benessere emotivo e alla coesione sociale.
Evoluzione e adattamento: Durante l’evoluzione, gli individui che provavano piacere nello svolgere attività essenziali per la sopravvivenza avevano un vantaggio selettivo. La ricerca del piacere è quindi legata al soddisfacimento di bisogni vitali e alla perpetuazione della specie.
PERTANTO: Teoria dell’evoluzione dell’IQDV= SÍ alla TRE + ruolo della coscienza e della fisiologia di benessere, entrambi connessi al Principio di QDV
La coscienza umana, in risposta a specifici fattori ambientali o equilibri esterni, agisce per massimizzare la qualità della vita secondo il principio di QDV. Questo processo avviene attraverso salti evolutivi che coinvolgono l’intera popolazione, e la risonanza tra la frequenza di equilibrio interna alla specie e i fattori ambientali gioca un ruolo chiave in questo processo di trasformazione.
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