Spread the love

La sicurezza dell’Italia in tempi di covid-19 a misura d’uomo, a misura d’azienda, a misura di territorio.

Italia

L’ideologia della qualità della vita, in sigla IQDV, in quanto scienza degli equilibri di stabilità funzionali al benessere e alla riduzione del rischio, si adegua alla realtà in modo dinamico per attutire le avversità che minacciano il benessere personale e territoriale, contrastando quelle forze e

quegli eventi che fanno diminuire i diritti e doveri necessari al bene comune, per cui ritiene che per un’efficace azione di contrasto e di tutela, siano necessarie adeguate azioni di sviluppo e controllo (con la finalità di gestire al meglio e di ridurre i rischi di squilibrio di sistema politico, economico e sociale, e del rischio generato dalle forze che hanno indotto il cambiamento svantaggioso o meno, tra cui il covid-19), nonché una serie di misure come quelle che ci accingiamo a leggere di contenimento del contagio, con la finalità di ritornare nel più breve tempo possibile ad una normalità consapevole, riducendo gli squilibri presenti e futuri, le quali andrebbero contestualizzate in vere e proprie riforme strutturali territoriali, vedi link riforma sanitaria dell’IQDV .

MISURE DI CONTENIMENTO DEL CONTAGIO E RITORNO  ALLA NORMALITA’ IN SICUREZZA:

Il principio è impedire che il virus passi da una persona all’altra, tutte le misure devono essere orientate a ridurre questo rischio, evidentemente tutto dipende dal contesto in cui si applicano queste misure, quindi il grado di drasticità della misura va valutata caso per caso, Regione per Regione, città per città, quartieri per quartiere, ambiente di lavoro per ambiente di lavoro…

Ogni focolaio va isolato e ogni persona che ha avuto contatto con il focolaio va messa in quarantena e monitorata.

Attivare un sistema di controlli efficienti e di supporto alla sicurezza dei luoghi di lavoro strategici. Mettere in atto i protocolli sanitari obbligatori in modo scrupoloso con strutture sanitarie apposite e all’avanguardia.

Istituire la figura di responsabile della sicurezza sul lavoro adeguata al coronavirus, capace di tutelare la salute di tutti i membri che si relazionano in quell’ambiente nell’interesse di tutti.

Ogni stazione, aeroporto, transito viario tracciabile va sottoposto a controlli drastici e ogni individuo che ha frequentato zone a forte rischio va schedato, bloccato e a limite scortato in luoghi idonei per la quarantena di 14 giorni.

Eseguire efficienti indagini epidemiologiche su tutti i possibili contatti avuti dalla persona infetta, cercando di ricostruire la catena di trasmissione, indagando su tutti i possibili contatti effettuati nei giorni precedenti prima della manifestazione dei sintomi, quindi attivare un buon sistema d’indagine su tutto il territorio italiano.

Sorveglianza Attiva di tracciabilità dei contagiati. Sono indispensabili mezzi tecnologici di segnalazione dei contagi e di evidenziamento delle zone di maggiore contagio, con App da installare sul telefonino.

Bisogna munirsi di una buona quantità sufficiente di tamponi e migliorare la capacità di test di tamponi giornalieri. Realizzazione di un sistema produttivo adeguato dei presidi sanitari in generale, e soprattutto quelli protettivi, indispensabili per garantire sicurezza sanitaria di riduzione del rischio, e funzionale alla calmierazione dei prezzi.

Sanificazione e disinfezione straordinaria delle strade a forte rischio epidemico, degli ambienti e dei luoghi dove ci sono stati passaggi accertati di casi infettati.

Gli ambienti di lavoro devono organizzarsi per evitare assembramenti e contatti con persone che vengono da zone a rischio, ogni lavoratore deve essere sufficientemente informato del rischio e messo in condizione di lavorare in sicurezza.

Ogni azienda deve avere adeguato personale responsabile della sicurezza da coronavirus presente in azienda e tra gli ambienti di lavoro più a rischio, per verificare che il lavoratore operi rispettando le regole di protezione. La soluzione più pratica per riaprire in modo controllato il settore terziario: ristoranti, pizzerie, artigiani, parrucchieri, toelettature e così via… consigli di attivare un sistema di video sorveglianza settore per settore, quartiere per quartiere. Un sistema di ip camera ovvero telecamere collegate ad internet mediante Wi-Fi o cavo e con i dati di quella telecamera da qualsiasi parte del mondo con un cellulare o un pc accedi e vedi in quel momento cosa succede e volendo si può mettere un registratore così da poter anche registrare.

Per garantire assistenza di qualità le terapie intensive vanno aumentate in rapporto di 3 a 1 in funzione del tasso stimato al 10% di chi va in rianimazione su di una popolazione di 100 persone contagiate. Quindi ci devono essere almeno 30 sale di rianimazione disponibili su 100 contagiati e così via.

Evitare assembramenti, il sovraffollamento di qualsiasi genere e luogo, anche nei luoghi di lavoro, alcune attività perciò non potranno aprire. Evitare anche l’eccessivo concentramento di contagiati in luoghi di cura, per evitare di mettere sotto stress gli operatori sanitari.

I casi sospetti che arrivano negli ospedali vanno ricevuti in tendostrutture apposite, il consiglio è sempre quello di contattare i coll center dei centri autorizzati per ricevere una prima forma di assistenza telefonica in caso di minimi sintomi.

Il metodo del distanziamento sociale di restare chiusi in casa va praticato lì dove ci sono forti rischi di contagio, e soprattutto se non si sono attivato in tempo tutte le misure precedentemente definite di riduzione del rischio.

Il ricorso all’esercito è fondamentale per liberare sia le forze di polizia destinate a fare controlli e sia di supporto sanitario lì dove esistono maggiori rischi.

Attivare sistemi informatici e telematici per garantire servizi di sicurezza e pubblici al cittadino. (massima attenzione va rivolta alle misure di sostegno economico, ai servizi sociali, ai servizi giudiziari ed educativi).

Il fermo di ogni attività produttiva, tranne per quelle indispensabili, può essere utile se non si sono attivate in tempo tutte le misure necessarie a supportare la riduzione del rischio (È Buona prassi valutare caso per caso).

Attuare una strategia di comando univoca di tipo gerarchico militare per gestire sicurezza, sanità e approvvigionamenti necessari.

Nell’immediato col fine di ottenere quel cosiddetto rimbalzo di crescita c’è bisogno di domanda per riequilibrare l’economia, quindi più potere d’acquisto, più risorse alle imprese, oltre a garantire reddito e lavoro, ci vuole più liquidità e investimenti soprattutto per sostenere il tessuto produttivo fondamentale alla sostenibilità della spesa…

Per quanto riguarda l’offerta è inaccettabile che in tre mesi di emergenza l’Italia non si sia adeguatamente attrezzata per produrre ii fondamentali presidi sanitari protettivi indispensabili per la ripartenza in sicurezza (credo che qui ci siano stati problemi di sottovalutazione e d’inesperienza). Inoltre, alcuni settori produttivi soffrono la mancanza di manodopera, senza la quale si rischia un calo dell’offerta agroalimentare; la causa del calo di manodopera è legata in parte al lavoro nero. L’extracomunitario siccome è soggetto a controlli non può raggiungere la zona di lavoro, né il datore può dimostrare che quella persona lavora per lui, quindi l’autocertificazione crea questo problema.

Secondo l’ex. Presidente Mario Draghi la perdita di reddito a cui va incontro il settore privato – e l’indebitamento necessario per colmare il divario – dovrà prima o poi essere assorbita interamente o in parte, dal bilancio dello stato. Livelli molto più alti di debito pubblico diventeranno una caratteristica permanente delle nostre economie e dovranno essere accompagnati dalla cancellazione del debito privato.

L’ideologia della qualità della vita in quanto scienza degli equilibri di stabilità ci dice che l’Europa unita in quanto equilibrio di stati in cooperazione, deve adeguarsi alla realtà modificando il suo sistema d’equilibrio, il quale dipende da una serie di fattori politici, economici e sociali legati ad eventi presenti, per fronteggiare gli squilibri di questa nuova crisi sono state messe da parte alcune regole fondamentali di questo equilibrio, qualche mese fa considerate inviolabili come per esempio sforare il patto di stabilità, spendere in deficit, aumentare la spesa pubblica. La BCE, ossia la banca centrale europea acquisterà titoli di stato, garantendo gli stati che decideranno di indebitarsi, mettendo a freno la speculazione che esigerebbe maggiori interessi. Ogni stato sarà costretto a indebitarsi per sostenere la domanda crollata di alcuni settori in crisi, le imprese, la disoccupazione e la povertà, inoltre c’è il debito in scadenza da rinnovare.

In una situazione così drammatica in cui ci troviamo il governo non deve farsi trovare impreparato ancora una volta, deve anticipare tutti presentando un progetto di gestione della crisi innovativo, con un rigoroso piano di crescita del benessere per essere credibili. Pertanto se a questo quadro d’incertezza finanziaria aggiungiamo le concrete e innovative riforme strutturali paesaggistiche applicazioni territoriali dell’ideologia della qualità della vita, tutto diventa più sostenibile, cosicché si acquisisce credibilità da parte degli investitori e da chi deve fare valutazioni del rischio dell’Italia. Per questo ogni singola misura dev’essere inserita in una cornice più ampia ben strutturata funzionale alla crescita della produttività territoriale e della qualità della vita.