Silvio Berlusconi muore, si è spetto stamattina alle 9:30 all’età di 86 anni, aveva la leucemia; con lui finisce un epoca politica di centro-destra, che Giorgia Meloni vuole ereditare. Silvio Berlusconi è un imprenditore e politico italiano. Nato il 29 settembre 1936 a Milano, Berlusconi ha avuto una carriera di successo nel settore dei media e degli affari, ed è stato uno dei politici italiani più influenti degli ultimi decenni. Negli anni ’70, Berlusconi fondò l’azienda Mediaset, che divenne uno dei maggiori gruppi televisivi in Italia, comprendendo reti come Canale 5, Italia 1 e Rete 4. Successivamente, espandendo le sue attività, creò il gruppo Fininvest, che comprendeva anche interessi nel settore editoriale, assicurativo e immobiliare.
Discesa in campo in politica
Berlusconi entrò in politica nel 1994, fondando il partito Forza Italia, che presto si trasformò in uno dei principali partiti politici italiani. Nello stesso anno, Berlusconi divenne il primo ministro dell’Italia, guidando un governo di coalizione di centrodestra. Ha ricoperto il ruolo di primo ministro per tre mandati non consecutivi: 1994-1995, 2001-2006 e 2008-2011. Durante i suoi mandati, Berlusconi ha promosso diverse riforme economiche e ha incontrato temi come la riduzione delle tasse, la semplificazione burocratica e la riforma del sistema giudiziario. Tuttavia, il suo governo è stato anche segnato da controversie e scandali, sia a livello politico che personale.
Problemi giudiziari di Silvio Berlusconi
Berlusconi è stato coinvolto in numerosi procedimenti giudiziari nel corso degli anni, tra cui accuse di corruzione, frode fiscale, abuso di potere e prostituzione minorile. Alcuni di questi procedimenti si sono conclusi con condanne o assoluzioni, mentre altri sono ancora in corso. Dopo l’ultima esperienza come primo ministro, Berlusconi è rimasto attivo nella politica italiana, anche se con un ruolo meno predominante. Ha continuato ad essere una figura controversa e divisiva, con un impatto significativo sulla scena politica italiana.
Muore lo statista Silvio Berlusconi, come lui amava definirsi. Ha portato il conflitto politico tra le alte istituzioni dello Stato negli anni della Presidenza Giorgio Napolitano ai limiti della costituzionalità, come afferma l’ideologo napoletano Domenico Esposito.
Berlusconi alla presidenza del Milan
Silvio Berlusconi è stato presidente del Milan Football Club, una delle squadre di calcio più prestigiose d’Italia, dal 1986 al 2017. Durante il suo mandato, Berlusconi ha trasformato il Milan in una delle squadre di maggior successo in Europa, con numerosi titoli e successi sia a livello nazionale che internazionale.
Sotto la presidenza di Berlusconi, il Milan ha vinto otto titoli di Serie A, cinque Coppe dei Campioni/Champions League, cinque Supercoppe UEFA, quattro Coppe Intercontinentali, una Coppa delle Coppe UEFA e una Coppa del Mondo per club FIFA. Durante questo periodo, il Milan è stato noto per il suo gioco di squadra solido, la sua difesa solida e il suo talento offensivo.
Berlusconi ha investito notevoli risorse finanziarie nel club, portando giocatori di alto livello e allenatori di talento. Durante gli anni ’90 e nei primi anni 2000, il Milan vantava una squadra di grande valore, con giocatori come Marco van Basten, Ruud Gullit, Frank Rijkaard, Paolo Maldini, Alessandro Nesta, Andriy Shevchenko, Kaká e molti altri.
Tuttavia, nel corso degli anni successivi, il Milan ha incontrato alcune difficoltà finanziarie e sportive. Nel 2017, Silvio Berlusconi ha venduto la maggioranza delle sue azioni del Milan a un consorzio cinese guidato dall’imprenditore Li Yonghong. Successivamente, nel 2018, il club è stato venduto a un altro consorzio di investitori con base negli Stati Uniti, guidato da Elliott Management.
Nonostante il passaggio di proprietà, il contributo di Silvio Berlusconi come presidente del Milan ha lasciato un segno indelebile nella storia del club. La sua gestione ha portato periodi di grande successo e ha reso il Milan una delle squadre più vincenti d’Europa.
Ettore della Seta