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Lo spirito del Carnevale quindi è fatto di libertà, travestimento collettivo e festeggiamenti gioiosi in incognito. Si trasgredisce mangiando, bevendo, amando, divertendosi, scherzando, ballando in un’atmosfera armoniosamente artistica e teatrale. Vivere il carnevale significa incarnare questo spirito.

Il Carnevale di Venezia tra antichità e modernità

Il Carnevale di Venezia è uno dei carnevali più suggestivi ed antichi d’Italia ed è sicuramente uno dei più conosciuti ed apprezzati al mondo. La prima testimonianza scritta del vocabolo Carnevale la si trova in un documento del Doge Vitale Failer del 1094 nel quale si parla di divertimenti pubblici. L’istituzione del Carnevale, al pari del “panem et circenses” dell’antica Roma, era un modo per dare libero sfogo al popolo, soprattutto di ceti più umili. Durante questo periodo di festeggiamenti veneziani e forestieri si riversavano in tutta la città a far festa con musiche e balli sfrenati. Le maschere e i costumi garantivano l’anonimato consentendo una sorta di livellamento delle divisioni sociali. Durante il periodo dei festeggiamenti erano autorizzati persino la pubblica derisione delle autorità e dell’aristocrazia. I cittadini indossando maschere e costumi celano totalmente la propria identità e annullano ogni appartenenza a classi sociali, sesso, religione e così via. Si è liberi di divertirsi tralasciando preconcetti e formalismi tipici del ruolo che si riveste nella realtà. Si è liberi di recitare atteggiamenti e comportamenti in funzione del costume che si indossa.

Una festa cittadina poco vissuta e partecipata

Vivendo il Carnevale di Venezia in quest’ultima edizione 2023, mi sono accorto che la maggior parte dei partecipanti non lo vivono il Canevale come una festa a cui partecipare in modo attivo secondo lo spirito del Carnevale. La maggior parte non si travestono neanche, quindi diventano passivi spettatori, osservatori di maschere e costumi. Per la riscoperta del vero spirito carnevalesco è necessaria un’analisi. Questo articolo getta un po’ di luce su questo fenomeno, mettendo in evidenza alcune caratteristiche della società odierna, sicuramente osservatrice poco propensa alla partecipazione.