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L’ideologo Domenico Esposito definisce la napoletanità uno stile di vita ispirato dalla profonda relazione che c’è con il paesaggio. La napoletanità è uno stile di vita intriso di maestosa fierezza, saggezza popolare, ispirazione, gioia, solarità, amore per i figli, umanità, spensieratezza, ottimismo, passione, tenacia, fermezza, coraggio, mistero, diffidenza. Ma anche sfrontatezza, ironia e strafottenza tratti tipici della maschera di Pulcinella. Questi aspetti caratterizzano la napoletanità con uno sguardo sempre rivolto all’infinito dato dall’orizzonte del mare e dei panorami mozzafiato. Un modo di essere ispirato da un paesaggio incantevole che si affaccia ad anfiteatro su uno dei golfi più dolci e incantevoli del mondo. La napoletanità induce a vivere in modo amichevole ed estroverso, vivere la vita al presente e a non farsi mai mancare i piaceri della vita. Sia chiaro è lo spirito che offre la capacità di sapersi ritagliare momenti di pace e di buon vivere quale sia la condizione sociale in perfetta armonia con il paesaggio.

Eccessi ed equilibri funzionali al benessere

Il rischio di cadere nell’esagerazione quando si ha a che fare con l’amore per la napoletanità è sempre in agguato. Tuttavia qui stiamo descrivendo un fenomeno dalle caratteristiche ben consolidate nella bibliografia della cultura napoletana e della napoletanità. Chiaramente per uno stile di vita funzionale al benessere l’Esposito aggiunge: equilibrio, buon senso e giusta misura, quindi attenzione agli eccessi. Questo aspetto verrà approfondito nell’ultimo paragrafo tanto per dare l’idea di un equilibrio fisiologico orientato al benessere, ora concentriamoci sullo spirito festaiolo di questa napoletanità.

Il napoletano è un’idealista spiritualista consapevole dell’importanza dei piaceri materiali che generosamente il paesaggio gli mette a disposizione.

Domenico Esposito

La napoletanità è uno stile unico dai risultati eccellenti

La napoletanità sa tirare fuori dalle situazioni più disparate sempre qualcosa di interessante e di poetico. L’arte dell’arrangiarsi, la famosa frase tanto equivocata, perché nasconde aspetti positivi e negativi. Tra quelli positivi c’è sicuramente la capacità di trovarsi la giusta dipendenza e autonomia, nonché trovare le giuste soluzioni, anche innovative ai problemi nuovi che incontra. Mentre l’aspetto negativo è che potrebbe sembrare poco professionale, approssimativo e superficiale.

La solarità ed espansività della napoletanità raggiunge il suo massimo splendore nella socialità, anche vissuta per strada e nelle feste di piazze; ciò si è visto anche con la festa del terzo scudetto. Solo una grande realtà come Napoli con la sua napoletanità può trasformare un evento calcistico in una grande festa popolare di non trascurabile importanza sociale ed economica. Si festeggia a New York, Londra, Milano e in tante altre città. Napoli è invasa da settimane da turisti di tutto il mondo che vengono appositamente in città per divertirsi ed assistere a questa festa folcloristica.

Un evento che i napoletani hanno fatto sì che diventasse un indotto economico di rilievo trainante tutti i settori produttivi, creando una sorta di effetto domino della crescita. In questo caso l’innesco dell’effetto domino è stato creato da un privato che ha investito sapientemente. De Laurentis ha creato le condizioni affinché questa spiritualità, che unisce tutti i napoletani, uscisse fuori, in partenariato pubblico-privato con la cittadinanza e le istituzioni pubbliche locali. Complimenti al presidente De Laurentis e alla sua napoletanità, che tiene al suo popolo, come sa tenere unita la sua famiglia. Vera anche la frase dell’Esposito ” Napoli Campione di Calcio e di Bilanci”. Leggi l’articolo Napoli campione di calcio e di bilanci.

La napoletanità è uno stile di vita che dà e ispira benessere, quindi saper vivere

Il napoletano è sincero, passionale, gioioso, ospitale e condivide piacevolmente tutto ciò che ha con gli altri, ma non è fesso, mai tradire l’amicizia e la sincerità di un napoletano. Ovviamente tradire e offendere un napoletano non è come la serie tv “Gomorra”, lo stile di vita di cui trattiamo qui non è certamente Gomorra.

Un famoso proverbio: Ccà nisciuno è fesso (Qui nessuno è stupido. Un proverbio popolare molto citato)

celebre battuta di Totò che lo esclama alla perfezione

Ciò che influisce sul benessere del napoletano sono le vedute di Napoli, con i suoi panorami unici sparsi in ogni angolo della città, che guardano verso il mare. Il sole e il clima mediterraneo fa della città un luogo veramente paradisiaco. Questi squarci di straordinaria naturalità panoramica verso il mare permettono di perdersi con il pensiero, facendosi trasportare dall’immaginazione. Questa condizione agevola la meditazione e permette di entrare in un modo ideale che aiuta a dimenticare le difficoltà quotidiane. Ciò di fatto, consente di immergersi in quei processi mentali meditativi-anamnetici, grazie ai quali analizzi e crei dal nulla ricchezza immateriale e materiale. Un fenomeno tipico della napoletanità e della sua capacità di cogliere l’attimo, di seguire l’onda del crescita e del benessere, attraverso l’immaginazione.

Grazie a questa napoletanità, secondo l’ideologo della qualità della vita Domenico Esposito Napoli è di fatto tra le città italiane con il migliore stile di vita

«Napoli è un paradiso», il poeta fu affascinato dal modo di vivere dei napoletani, amava dire «Tutti vivono in una specie di ebbrezza e di oblio di se stessi. A me accade lo stesso. Non mi riconosco quasi più, mi sembra di essere un altro uomo. Ieri mi dicevo: o sei stato folle fin qui, o lo sei adesso».

Johann Wolfgang von Goethe 16 marzo 1787

La napoletanità è uno stile di vita che mette in relazione modo di essere in funzione del paesaggio

Se vuoi la vera napoletanità solo a Napoli la puoi conoscere ed acquisire

Domenico Esposito

Napoletanità significa avere con la città un legame profondo, seguendo un modo di essere che si tramanda di generazioni in generazione. La napoletanità che si respira a Napoli incarna un modo di vivere unico, che ascende e discende dal paesaggio. Infatti, questo stile di vita è riscontrabile in modo diffuso tra i napoletani di ogni estrazione sociale. Spesso il sole, il mare e le meravigliose bellezze paesaggistiche della città riescono a far dimenticare i cunicoli bui dell’esistenza. Basta una bella giornata di sole e di mare per far dimenticare tutto. Chiaramente proprio perché la napoletanità è uno stile di vita, una volta assimilata, la si può portare ovunque. Diventa un comportamento che si può tramandare di generazione in generazione, ma è a Napoli che bisogna assimilarla nella sua essenza. Quindi una conoscenza trasmissibile, ossia che si può trasmettere attraverso la scrittura, attraverso il comportamento e così via.

Lo stile di vita dei napoletani è strettamente legato al paesaggio

La napoletanità è stata cantata, osservata, studiata e sentita da molti grandi poeti e filosofi fin dall’antichità. Un altro grande Poeta che ha incarnato Napoli e la napoletanità è Virgilio, la cui spiritualità commosse pure Dante Alighieri. Secondo la tradizione Virgilio scelse di essere sepolto a Napoli, ma prima di tutto amò tanto questo luogo perché dimora della buona vita fondamento della filosofia epicurea. Infatti, Virgilio da giovane fu influenzato da Epicuro, a cui si avvicinò proprio a Napoli grazie al maestro Sirone, che viveva in una casa a Posillipo, che dopo la sua morte lasciò in eredità proprio a Virgilio.

Come ben si può vedere abbiamo testimonianze autorevoli ma non uniche, si potrebbero scrivere centinaia di libri sui personaggi famosi che hanno vissuto Napoli incarnando questa napoletanità. Non a caso la Presidenza della Repubblica Italiana ha una sua sede di rappresentanza proprio a Posillipo, la famosa Villa Rosbery.

Uno stile di vita fatto di un insieme di fattori: linguistici, poetici, artistici, culinari e così via

Una delle caratteristiche importanti della napoletanità è la lingua, che non è un dialetto, ma una vera e propria lingua dell’essere napoletano dentro. La sonorità di questa lingua l’ha resa famosa nel mondo, dandogli l’internazionalità, tipica caratteristica di una lingua. La poesia napoletana cantata e resa famosa nel mondo è il frutto della napoletanità. Poi ancora: l’arte culinaria famosa in tutto il mondo per la ricchezza di sapori; l’artigianato artistico, la musica, l’arte pittorica, l’architettura, la scultura fanno della napoletanità con uno stile unico, rinomato ed apprezzato a livello internazionale.

La napoletanità è uno stile di vita in continuo divenire

La napoletanità è uno stile di vita in continuo divenire basata su fattori: fisici, chimici, biologici, fisiologici, psichici, politici, economici, sociali e culturali… che può migliorare la qualità della vita se lo STILE DI VITA è tendente ad un EQUILIBRIO di benessere. Se lo stile di vita è qualità della vita, anche la napoletanità rappresenta una forma di benessere più o meno elevata, a maggior ragione se si vive rispettando certi equilibri, tra cui anche quelli fisiologici. La qualità della vita di un ecosistema dipende sia dai fattori interni che da quelli esterni ad esso. Infatti, nel caso di un ecosistema umano il suo benessere dipenderà da questi due fattori. Per esempio chi fa abuso di droghe, alcol, cibo, sesso o gioco d’azzardo, ha uno stile di vita non adeguato ad un benessere equilibrato. Intanto perché queste sostanze alterano il sistema di benessere (fattore interno), il quale si appaga con l’assunzione. In mancanza di sostanza stupefacente c’è l’astinenza, quindi sofferenza, cioè malessere.

Quando si è in questo stato di malessere non si riesce a dare benessere agli altri e all’ecosistema esterno. In casi di grave squilibrio e di alterazione della propria fisiologia, spesso si ruba, si uccide, si danneggia l’altro. In questo caso si è per la società un fattore di rischio e non un valore aggiunto funzionale al benessere dell’ideologia della qualità della vita.

L’agricoltura biologica è elemento essenziale della moderna napoletanità

L’agricoltura biologica è un approccio agricolo che si basa sulla produzione di alimenti e prodotti agricoli nel rispetto dell’ambiente, della biodiversità e del benessere degli animali. Si distingue dalla pratica agricola convenzionale per l’uso limitato o l’assenza di sostanze chimiche di sintesi, come pesticidi, fertilizzanti artificiali e antibiotici. Per l’ideologo napoletano Domenico Esposito l’agricoltura biologica è sinonimo di benessere e qualità della vita. Infatti, è un fattore essenziale del moderno concetto di stile di vita napoletano sostenibile e rispettoso degli equilibri naturali, ossia la napoletanità. Ormai l’agricoltura biologica è entrata a pieno titolo nella moderna cucina napoletana, rinomata in tutto il mondo per la sua ricchezza di sapori, ingredienti freschi e piatti tradizionali unici.

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