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Ecco la quarta edizione dell’Ideologia della qualità della vita pubblicata nello scorso dicembre 2018

Con l’ideologia della qualità della vita propongo un nuovo ordine mondiale con l’obiettivo di riformare spostando gli interessi degli Stati su una nuova geopolitica dei continenti e una nuova forma d’interazione politica, economica e sociale.

Il testo prende le mosse dall’assunto e dalla constatazione per cui i sistemi sociali, politici ed economici finora sperimentati nella storia umana si sono dimostrati insoddisfacenti per quelli che dovrebbero essere i loro obiettivi principali: la qualità della vita e il benessere dell’individuo e della collettività. L’autore, secondo il metodo di studio degli ideologi del XVIII e XIX secolo – laddove il termine ideologia va inteso nel suo senso originario di scienza delle idee – propone un nuovo sistema di pensiero globale che rappresenta insieme una sintesi, una media e un superamento di tutti i sistemi socio-politico-economici precedenti, attraverso un approccio multidisciplinare che abbraccia e tiene conto di ogni campo dello scibile per mettere al centro e conseguire il reale benessere dell’essere umano e dell’intero pianeta Terra, riducendo i rischi. Arti, scienze umanistiche, scienze matematiche, scienze naturali, scienze applicate: ogni singola disciplina viene presa in considerazione e messa a sistema, in un corpo ideologico ben definito, per migliorare realmente la qualità della vita, attraverso l’applicazione di particolari ed innovative Riforme Strutturali Paesaggistiche (in sigla RSP), adeguate al periodo storico che stiamo vivendo, che tengono presente sia l’equilibrio di benessere fisiologico individuale, sia quello territoriale, dalle piccole relazioni umane quotidiane ai grandi processi geopolitici con le relative istituzioni. Non una ricetta della felicità, bensì uno studio scientifico rigoroso fondato sull’ideologia della qualità della vita. Il testo si divide in tre parti: nella prima parte si definisce l’ideologia della qualità della vita (in sigla IQDV) come scienza degli equilibri naturali necessari al benessere; in questa sezione, oltre al modello di sviluppo e di tutela del benessere personale e territoriale, grazie al concetto di coscienza definito nel libro e alla fisiologia del benessere dell’IQDV, l’autore presenta una nuova teoria dell’evoluzione della specie che va oltre il Lamarckismo, il darwinismo considerate limitate perché carenti nella spiegazione di molti fenomeni evolutivi, meglio spiegati dalla TRE (Teoria delle Risonanze Evolutive)… da cui l’IQDV parte, per poi prendere un suo connotato originale, differenziandosi anche da quest’ultima. Nella seconda parte del libro si definisce dell’IQDV come scienza degli equilibri comportamentali funzionali al benessere della specie umana; ed infine nell’ultima e terza parte troviamo l’applicazione dell’IQDV come modello di sviluppo politico, economico, sociale, territoriale e globale e analisi dei fattori di rischio.

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Con la quarta edizione dell’ideologia della qualità della vita proporrò la condivisione di nuovi indicatori, conoscenze e strumenti legislativi utili alla risoluzione dei problemi epocali che stiamo vivendo. A tal fine abbiamo bisogno di un nuovo modello di sviluppo più sostenibile, atto a realizzare la globalizzazione dell’ideologia della qualità della vita  come superamento di quella liberista ora imperante, governato da nuovo organismo superparte, che definisco Organizzazione Mondiale dei Continenti Uniti (in sigla OMCU) che dovrà diventare l’organo di governo della più idonea globalizzazione dell’ideologia della qualità della vita, sostituendo l’ONU non più adatto allo scopo, soprattutto per la sua struttura derivante dalle guerre mondiali del secolo scorso, nonché per i suoi limiti politici che mettono a serio rischio la crescita economica, la tutela dei diritti dell’uomo e della natura da cui dipendiamo.

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La competizione politica deve fondarsi sulle idee costituenti il progetto di governo migliore per i cittadini. Sbagliato imitare lo schema americano Repubblicani vs Democratici oppure centro destra vs cento sinistra. L’alternanza deve fondarsi sulle idee funzionali alla crescita della qualità della vita, il che non può mancare il massimo rispetto tra le parti.  Non è  civile basare la competizione o il programma elettorale pensando di essere moralmente superiori, quando ciò accade la democrazia è di basso livello.  Quando gli italiani raggiungeranno questa consapevolezza allora l’Italia diventerà una grande nazione civile e Democratica.

Manifesto dell’ideologia della qualità della vita

Il mondo sta vivendo un’epoca di cambiamenti politici, economici e sociali convulsi. Le logiche di potere attualmente dominanti non riescono a dare le giuste risposte ai mutamenti geopolitici in atto. La globalizzazione liberista ha stravolto le regole del gioco, minando equilibri, certezze e diritti acquisiti in occidente. La popolazione mondiale sta aumentando, oggi siamo all’incirca 7 miliardi, l’ONU stima che nel 2040 sul nostro pianeta ci saranno circa 9 miliardi di abitanti, dopodiché dovrebbe iniziare a decrescere a causa della diminuzione dei tassi di natalità, mentre a livello globale esiste tutto e il contrario di tutto in termini di diritti e doveri. La restaurazione democratica avvenuta in alcune aree del pianeta a discapito di altre tende a conservare un certo ordine, ma è sempre più visto come una forma di assolutismo dominante antagonista, che spinge a mantenere saldi i propri privilegi senza curarsi troppo delle gravi disparità che esistono tra una parte e l’altra, di chi questi privilegi sono ancora un miraggio, dove la vita è spesso calpestata e la qualità della stessa negata. Le agitazioni sociali populistiche in parte rivoltose, ora ancora non coese, sono accomunate tutte da una maggiore richiesta di qualità della vita, un concetto ampio che abbraccia praticamente tutta una serie di conoscenze che attualmente sono scarsamente disarticolate e mal distribuite sul globo terrestre, che non riguardano solo il reddito o il benessere che spesso risulta essere superficiale. Il manifesto dell‘ideologia della qualità della vita propone la mondializzazione di una nuova strategia di sviluppo più completa nell’interesse di tutti i cittadini del mondo, articolando tutte queste conoscenze unendole in un unico interesse a favore del gruppo umano e degli ecosistemi che permettono un’esistenza migliore per tutti. La domanda di qualità della vita aumenta e, con essa, la necessità di macchine statali più efficienti capaci di soddisfare questa richiesta attraverso miglioramenti paretiani, puri o potenziali, riducendo gli sprechi, diventano di fondamentale importanza. Pertanto non ci resta che cooperare civilmente per il bene dell’umanità se vogliamo che i rischi e i conflitti diminuiscano!

 PRODUZIONE RISERVATA Copyright Domenico Esposito