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Manifesto dell’ideologia della qualità della vita – crescita demografica, squilibri ed equilibri sociali sostenibili

Il mondo sta vivendo un’epoca di cambiamenti politici, economici e sociali convulsi. Le logiche di potere attualmente dominanti non riescono a dare le giuste risposte ai mutamenti geopolitici in corso. La globalizzazione liberista ha stravolto le regole del gioco della vita, della dignità dei popoli e del benessere, deturpando gli equilibri naturali, minando certezze e diritti acquisiti in occidente, per un profitto cieco senza futuro. I conflitti sociali aumentano a causa di una società conflittuale con forti disparità di reddito che esclude la spiritualità e i valori etici, come se non facessero parte di quell’insieme di fattori che aiutano a vivere bene. La popolazione mondiale sta aumentando, oggi siamo all’incirca 7 miliardi, l’ONU stima che nel 2040 sul nostro pianeta ci saranno circa 9 miliardi di abitanti, dopodiché dovrebbe iniziare a decrescere a causa della diminuzione dei tassi di natalità, mentre a livello globale esiste tutto e il contrario di tutto in termini di diritti e doveri.

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Ecco la quarta edizione dell’Ideologia della qualità della vita pubblicata nello scorso dicembre 2018

Il testo prende le mosse dall’assunto e dalla constatazione per cui i sistemi sociali, politici ed economici finora sperimentati nella storia umana si sono dimostrati insoddisfacenti per quelli che dovrebbero essere i loro obiettivi principali: la qualità della vita e il benessere dell’individuo e della collettività. L’autore, secondo il metodo di studio degli ideologi del XVIII e XIX secolo – laddove il termine ideologia va inteso nel suo senso originario di scienza delle idee – propone un nuovo sistema di pensiero globale che rappresenta insieme una sintesi, una media e un superamento di tutti i sistemi socio-politico-economici precedenti, attraverso un approccio multidisciplinare che abbraccia e tiene conto di ogni campo dello scibile per mettere al centro e conseguire il reale benessere dell’essere umano e dell’intero pianeta Terra, riducendo i rischi. Arti, scienze umanistiche, scienze matematiche, scienze naturali, scienze applicate: ogni singola disciplina viene presa in considerazione e messa a sistema, in un corpo ideologico ben definito, per migliorare realmente la qualità della vita, attraverso l’applicazione di particolari ed innovative Riforme Strutturali Paesaggistiche (in sigla RSP), adeguate al periodo storico che stiamo vivendo, che tengono presente sia l’equilibrio di benessere fisiologico individuale, sia quello territoriale, dalle piccole relazioni umane quotidiane ai grandi processi geopolitici con le relative istituzioni. Non una ricetta della felicità, bensì uno studio scientifico rigoroso fondato sull’ideologia della qualità della vita. Il testo si divide in tre parti: nella prima parte si definisce l’ideologia della qualità della vita (in sigla IQDV) come scienza degli equilibri naturali necessari al benessere; in questa sezione, oltre al modello di sviluppo e di tutela del benessere personale e territoriale, grazie al concetto di coscienza definito nel libro e alla fisiologia del benessere dell’IQDV, l’autore presenta una nuova teoria dell’evoluzione della specie che va oltre il Lamarckismo, il darwinismo considerate limitate perché carenti nella spiegazione di molti fenomeni evolutivi, meglio spiegati dalla TRE (Teoria delle Risonanze Evolutive)… da cui l’IQDV parte, per poi prendere un suo connotato originale, differenziandosi anche da quest’ultima. Nella seconda parte del libro si definisce dell’IQDV come scienza degli equilibri comportamentali funzionali al benessere della specie umana; ed infine nell’ultima e terza parte troviamo l’applicazione dell’IQDV come modello di sviluppo politico, economico, sociale, territoriale e globale e analisi dei fattori di rischio.

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La restaurazione democratica avvenuta in alcune aree del pianeta a discapito di altre tende a conservare un certo ordine, ma è sempre più visto come una forma di assolutismo dominante antagonista, che spinge a mantenere saldi i propri privilegi senza curarsi troppo delle gravi disparità che esistono tra una parte e l’altra, di chi questi privilegi sono ancora un miraggio, dove la vita è spesso calpestata e la qualità della stessa negata. Le agitazioni sociali populistiche in parte rivoltose, ora ancora non coese, sono accomunate tutte da una maggiore richiesta di qualità della vita, un concetto ampio che abbraccia praticamente tutta una serie di conoscenze che attualmente sono scarsamente disarticolate e mal distribuite sul globo terrestre, che non riguardano solo il reddito o il benessere che spesso risulta essere un indicatore che non ci racconta la vera qualità della vita dei cittadini. Il manifesto dell‘ideologia della qualità della vita propone la mondializzazione di una nuova strategia di sviluppo più completa nell’interesse di tutti i cittadini del mondo, articolando una serie di conoscenze, che unite in un unico interesse a favore del gruppo umano e degli ecosistemi necessari al nostro benessere, permettono un’esistenza migliore e la crescita della qualità della vita per tutti. La domanda di qualità della vita aumenta e con essa la necessità di macchine statali più efficienti capaci di soddisfare questa richiesta attraverso miglioramenti paretiani, puri o potenziali, riducendo gli sprechi, nell’era della crisi dei debiti sovrani, la crisi di produttività e occupazionale, diventano misure di fondamentale importanza. Pertanto non ci resta che cooperare civilmente per il bene dell’umanità se vogliamo che i rischi e i conflitti diminuiscano! 

 PRODUZIONE RISERVATA Copyright Domenico Esposito

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Abbiamo bisogno di una nuova scienza multidisciplinare e trasversale, utile a tutti gli ecosistemi necessari alla nostra esistenza (Domenico Esposito)

1. C’è troppa finanza nell’economia

Finalmente qualcuno inizia a rendersene conto che è un problema serio di non trascurabile importanza, quando si parla di rischi di speculazione, questo fenomeno ne fa parte e non può essere trascurato. Nella prossima edizione del mio libro, per l’esattezza la quarta, con l’ideologia della qualità della vita affronto questo problema risolvendolo con una serie di strumenti teorici che se applicati darebbero nel giro di pochi decenni gli equilibri necessari a migliorare il sistema economico mondiale. I fautori del libero mercato devono capire che il loro approccio esclusivamente liberista è incompleto e che l’equilibrio più conveniente per tutti sta nell’ideologia della qualità della vita. Propongo una soluzione con una nuova formula di gioco che sia la più naturale possibile, la più completa, semplice e bella.

2. Miglioramenti paretiani; applicazione territoriale

La più grande delle sfide che abbiamo dinanzi a noi è di apportare miglioramenti paretiani utili all’aumento dell’efficienza complessiva del sistema. Una delle applicazioni dell’ideologia della qualità della vita è stato il mio programma elettorale presentato alle elezioni del giugno 2016 come candidato sindaco a Napoli con la lista qualità della vita, con il quale proponevo crescita occupazionale di qualità e la crescita economica duratura, efficientizzando il sistema partenopeo rendendolo appetibile e desiderato più di quanto è oggi. Queste misure sono le più vantaggiose possibili per ottenere un guadagno o avanzo di bilancio da parte dello Stato, nonché crescita del PIL e al tempo stesso una migliore qualità della vita.

3. La giovane e forte BCE; senza ripresa non c’è futuro – Riforme – Manifatturiero – Pubblico e servizi

Le politiche monetarie espansive della giovane e forte BCE governata dall’italiano Mario Draghi offrono al sistema politico, economico e sociale un’opportunità di rilancio e di crescita della qualità della vita. Ciò ovviamente non basta per affrontare tutte le cause strutturali che hanno determinato i problemi del nostro presente storico in Europa e nel mondo. Gli strumenti con i quali affronteremo gli effetti della crisi devono incidere sulle cause, la domanda sociale, pertanto, dovrà essere più incisiva e competente affinché l’offerta politica ed economica sia più appropriata e attenta ai problemi e alle esigenze di crescita economica, nonché di miglioramento delle condizioni di vita mettendo in sicurezza lo sviluppo dei territori, il benessere sociale e la tutela dei diritti del consumatore. A questo proposito si chiedono riforme strutturali funzionali a una maggiore produttività, ciò non può prescindere da una maggiore efficienza ed efficacia della spesa pubblica, che comprende anche i fondi strutturali europei. Allora, gli strumenti che proporrò nei prossimi mesi con la pubblicazione della quarta edizione dell’ideologia della qualità della vita hanno questo scopo. Le mie applicazioni territoriali hanno questa priorità, tutto dipenderà da come realizzeremo queste riforme.

Un nuovo ordine mondiale

Con l’ideologia della qualità della vita propongo un nuovo ordine mondiale con l’obiettivo di riformare spostando gli interessi degli Stati su una nuova geopolitica dei continenti e una nuova forma d’interazione politica, economica e sociale. Con la quarta edizione dell’ideologia della qualità della vita proporrò la condivisione di nuovi indicatori, conoscenze e strumenti legislativi utili alla risoluzione dei problemi epocali che stiamo vivendo. A tal fine abbiamo bisogno di un nuovo modello di sviluppo più sostenibile, atto a realizzare la globalizzazione dell’ideologia della qualità della vita  come superamento di quella liberista ora imperante, governato da nuovo organismo super parte, che definisco Organizzazione Mondiale dei Continenti Uniti (in sigla OMCU) che dovrà diventare l’organo di governo della più idonea globalizzazione dell’ideologia della qualità della vita, sostituendo l’ONU non più adatto allo scopo, soprattutto per la sua struttura derivante dalle guerre mondiali del secolo scorso, nonché per i suoi limiti politici che mettono a serio rischio la crescita economica, la tutela dei diritti dell’uomo e della natura da cui dipendiamo.

Introduzione all’Ideologia della qualità della vita; la quarta edizione è quasi pronta. A presto!

 

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L’ideologia della qualità della vita è la scienza che studia la qualità della vita in tutti i suoi molteplici aspetti, nonché la relazione di benessere e l’insieme delle relazioni che la determinano o si contrappongono ad essa, quindi rielabora il concetto di qualità della vita come un equilibrio di benessere di più fattori interni ed esterni al soggetto, pertanto si basa su principi vitali della vita e della sua tutela, fisici, chimici, biologici, fisiologici ecc.

L’ideologia della qualità della vita è una scienza  trasversale che interessa tutti gli esseri viventi, poiché studia il benessere e il malessere sia in modo assoluto e sia in modo particolare legato alla singola specie e habitat, quindi soggettivistico, anche sotto l’aspetto psichico, non solo fisico e sociale, che insieme definiscono la qualità della vita intesa come benessere psico-fisico, sul quale si basa il concetto di salute dell’Organizzazione Mondiale della Salute, in sigla OMS; pertanto l’ideologia della qualità della vita tratta aspetti di primaria importanza che riguardano l’essenza della vita, la natura umana, nonché l’umanità di ieri e di oggi, e rivede quella di oggi tanto quanto basta per affrontare i problemi della società contemporanea, aggiungendo attraverso un rigoroso lavoro di analisi e di sintesi le nuove conquiste conoscitive, che vanno a migliorare alcuni difetti ideologici strutturali, adeguandoli al nostro periodo storico.

Gli scopi dell’ideologia della qdv sono concreti, poiché affrontano in modo multidisciplinare e sistematico i problemi quotidiani che alimentano, spesso inconsapevolmente, il malessere interno spesso influenzato dalla relazione con l’esterno, per esempio derivante dal liberismo estremo, dal capitalismo egoistico che no producono adeguati investimenti sociali utili, che deturpano il paesaggio e la catena sociale creando scarsa qualità della vita tra tutte le fasce d’età, né quindi creano valore aggiunto, responsabili di un costo sociale insostenibile, e che spesso generano stili di vita squilibrati ecc.  quindi l’importanza dell’ideologia della qualità della vita sta anche nella revisione delle ideologie incomplete in un nuova ottica di benessere materiale e spirituale.

 L’ideologia della qualità della vita oltre ad essere una scienza, rappresenta anche un nuovo modello sviluppo adeguato al periodo storico spazio temporale, o anche un nuovo equilibrio di sviluppo e di tutela del benessere, che propone contrastando direttamente, tutti quei elementi che ci rendono più deboli e insicuri fisicamente e psicologicamente, e che influenzano negativamente il nostro agire quotidiano: dalle manchevolezze dei governi, dalla mancanza di conoscenze adeguate per risolvere i problemi di scarsa liquidità, di insufficiente potere d’acquisto, di disoccupazione giovanile, di scarsa produttività, di decrescita demografica ecc. Ossia tutti quegli squilibri politici, economici e sociali che derivano da una globalizzazione scarsamente efficiente ed efficace a garantire un buon equilibrio di benessere dei cittadini del mondo.

Basta poco per iniziare ad impostare un buon equilibrio di benessere, a partire da quello fisiologico, partendo da ciò che mangiamo e da come scegliamo d’impostare la nostra azione di vita quotidiana per accrescere il nostro benessere materialistico e spiritualistico, imparando a conoscerci mediante la riflessione interna, interrogandoci sulla nostra coscienza, instaurando un buon contatto con il proprio corpo, con lo scopo di migliorare la relazione con l’esterno, attraverso il miglioramento della coscienza, che è in grado di fornirci quella completezza di cui abbiamo bisogno per essere soddisfatti, raggiungendo un buon livello di qualità della vita.

L’ideologia della qualità della vita è uno strumento multidisciplinare sistemico e trasversale per il miglioramento del benessere degli individui e dei territori, quindi agisce su ogni habitat; esso riunisce a se tutte le discipline scientifiche e umanistiche per un fine comune. Si tratta di un modello di perfezione  anche sotto il profilo politico, economico e sociale nuovo e migliorativo rispetto ai modelli che abbiamo conosciuto, basato su essenziali principi naturali, che trova la sua concretezza applicativa in ogni parte del mondo con strumenti, riforme e piani di sviluppo territoriali che si adeguano allo specifico territorio dopo accurate pianificazioni e con il metodo proposto dall’ideologia della qualità della vita.

Per questo l’ideologia della qualità della vita è una teoria unificante, nell’era della conoscenza specialistica e del rispetto della biodiversità e della cultudiversità; inoltre, studia le cause prime che riguardano l’uomo e la società, non mancheranno ovviamente gli elementi critici e le soluzioni.

Lo scopo è determinare il rafforzamento dell’intero gruppo umano a vantaggio di tutti e degli equilibri naturali indispensabili alla qualità della vita.

La struttura del libro è composta in tre parti, suddivise per ragioni metodologiche, ma che in realtà sono unite tra loro.

Nella prima parte c’è la definizione dell’ideologia della qualità della vita come scienza della natura, mostrandone le sue caratteristiche multidisciplinari trasversali e di sintesi.

In questa prima parte del libro vengono messe in evidenza le basi teoriche dell’ideologia della qualità della vita, che vedremo applicate in tutte le proposte e applicazioni della teoria, sia a livello locale e sia mondiale.

Nella seconda, la definizione si eleva a scienza del comportamento, qui la prospettiva diventa prettamente umana e psicologica, assume una veste più politica, economica e sociale grazie a specifici indicatori, principi, relazioni matematiche e tecnologie informatiche, divenendo uno straordinario strumento applicativo per l’ambiente urbano, poiché mette in risalto ciò che oggi deteriora  o fa crescere il nostro benessere, riconducibile in buona parte alle influenze della politiche e dalle sue capacità di pianificazione, nonché di previsione.

Nella terza parte del libro, il discorso si estende all’umanità intera e viene applicato a livello mondiale, come è naturale che sia e in accordo con i principi della teoria.  

Quest’ultima parte inizia con la trattazione di un progetto particolare che ha lo scopo di applicare l’ideologia della qualità della vita a livello mondiale a partire della crescita felice dei territori, privilegiando in un primo momento quelli che hanno un buon potenziali di sviluppo purtroppo ancora una volta bloccato dall’incapacità politica, che mostra di non conoscere il territorio, non avendo idee e progetti economicamente sostenibili, né adeguati piani di sviluppo ben connessi per la crescita economica, facendo leva sul concetto di partenariato tra pubblico e privato ecc.

Il tutto andrebbe a migliorare l’attuale governo della globalizzazione liberista, cui nel libro sono stati messi in evidenza le criticità superabili dall’ideologia della qualità della vita in senso strettamente politico, economico e sociale.

Questo libro è di fondamentale importanza poiché individua le migliori strategie di sviluppo e di difesa, allontanando i rischi della non sostenibilità di alcuni modelli di crescita e dei debiti che hanno prodotto, che stanno mettendo a dura prova la tenuta economica e democratica, che avvantaggiano le istituzioni finanziarie e non l’economia reale, quest’ultima indispensabile alla qualità della vita dei paesi avanzati e di quelli in via di sviluppo.

La nuova geopolitica mondiale proposta dall’ideologia della qualità della vita darà più opportunità a tutti, maggiore crescita economica, quindi crescita occupazionale e demografica di qualità, riducendo il rischio dell’indicatore conflitto che genera estremismi pericolosi per la convivenza civile.

Il termine ideologia con questo libro, assume un significato positivo che interessa gli uomini di qualsiasi età, razza e religione, quindi non ha un connotato negativo come la tradizione marxista ci ha abituato a pensare con la critica che il filosofo Marx mosse giustamente all’idealismo tedesco, il quale lo giudicò manchevole di un’adeguata corrispondenza con la vita reale, manchevole dell’essenza naturale dell’uomo.

Dal punto di vista strettamente politico l’ideologia della qualità della vita è una mediazione tra il liberismo e lo statalismo, nell’era della tecnologia informatica, che porta vantaggi e svantaggi, ed è un valido superamento del vecchio schema ideologico contrapposto comunismo-capitalismo.

Il discorso complessivo è molto innovativo, fornisce al lettore una nuova prospettiva scientifica e culturale, nonché politica, economica e sociale con soluzioni ben strutturate e connesse tra loro, praticabili e assolutamente originali, nonché prioritarie se vogliamo affrontare concretamente le problematiche storiche della nostra epoca, non rinunciando, ma rivalutando tutto quello che di buono è stato conseguito dai nostri antenati.

Ideologia della qualità della vita applicata all’Italia

L’ideologia della qualità della vita applicata all’Italia propone una linea politica, economica e sociale equilibrata ben definita ed europeista, non conflittuale, quindi nel rispetto delle regole di bilancio e di non aumento della spesa pubblica, che va ridotta ma sempre in una direzione di ottica revisionista, per renderla sempre più produttiva, efficiente ed efficace, contro gli sprechi e al servizio del cittadino, sfruttando al massimo i fondi strutturali europei grazie ad una programmazione territoriale attenta funzionale alla crescita della qualità della vita, grazie alla quale i fondi vengono indirizzati meglio a favore dello sviluppo e della produttività territoriale paesaggistica inimitabile, con trasporti efficienti e tra loro ben connessi per incentivare l’internazionalizzazione, e quindi fondi utilizzati al meglio per la pianificazione delle riforme strutturali adeguate all’ideologia della qualità della vita, non quelle che ci vengono imposte dalla troika, perché in Italia incapaci di fare le cose, non bravi ad attrarre capitali e a realizzare le favorevoli condizioni d’investimento, quindi il buon governo.

Le applicazioni territoriali dell’ideologia della qualità della vita propongono riforme strutturali paesaggistiche, diverse da quelle strutturali liberiste del programma Monti-Draghi, ma inevitabili se non si applicano determinate riforme strutturali, e se al tempo stesso si vogliono mantenere le regole del non aumento del disavanzo pubblico e della spesa fuori controllo.

Secondo l’ideologia della qualità della vita il rapporto deficit-PIL può diminuire, a vantaggio dei cittadini e del benessere, se aumenta la crescita e non aumenta la spesa pubblica per l’eccessiva corruzione e privilegi, per svariate forme d’illegalità, per la non competitività di sistema, tra cui anche la cattiva abitudine che molti italiani hanno e soprattutto i grossi imprenditori di evadere le tasse; spesa pubblica la cui gestione va migliorata attraverso un’adeguata funzione di sviluppo e controllo della macchina statale, grazie ai cittadini e a tutti i settori produttivi che cooperano per il sistema paese; a tal fine le riforme strutturali paesaggistiche del mio programma per Napoli di modernizzazione urbana e di riqualificazione delle periferie degradate senza servizi, che hanno un buon potenziale di sviluppo non evidente solo a chi non le conosce e non ha i mezzi per conoscerlo (che si possono generalizzare applicandole a qualsiasi territorio ancor più su quelli che hanno un potenziale di sviluppo enorme bloccato come è quello di Napoli).

Queste riforme strutturali sono fondamentali in quest’epoca storica della crisi del capitalismo, con politiche che tendono a ridurre il welfare, squilibri del sistema pensionistico e della troppa finanza non produttiva, perché diventano piani pluriennali di sviluppo territoriale convenienti a tutti funzionali alla crescita economica e della qualità della vita attraverso la realizzazione di una serie di progetti tra loro concatenati, multifunzionali, capaci dare maggiore potere d’acquisto, di migliorare il rapporto capitale-lavoro, affrontare in modo adeguato il problema della disoccupazione giovanile e dell’occupazione di qualità, quindi più crescita demografica e investimenti convenienti a tutti perché provvedimenti che danno un guadagno sia alle fasce deboli e medie con maggiori opportunità, sia quelle più alte con investimenti più prolifici e vantaggiosi del parcheggio dei capitali nella finanza, a tassi quasi zero o negativi, investimenti che aumentano grazie alla pianificazione accurata del territorio da parte della politica nazionale e locale che lavorano in sinergia cooperando tra loro e con i privati cittadini, saperi, ministeri, fondi d’investimento privati costruiti ad HOC per questo tipo di riforme ecc.

L’intento è coordinare le priorità d’intervento in modo da innescare un effetto domino applicato alla crescita della qualità della vita, a priori e con cura, partendo innanzitutto dall’istituzione di nuovi piani regolatori moderni e funzionali alla vivibilità e al benessere materiale e spirituale; inoltre, gli interventi progettuali da realizzare quartiere per quartiere per eliminare il degrado delle periferie saranno economicamente sostenibili, perché verranno realizzati quasi per intero dai privati che investiranno in sicurezza, poiché indirizzati e garantiti dalle istituzioni, che verranno resi sostenibili anche dalle nuove famiglie che decideranno di venire a vivere in questi luoghi che offrono buone prospettive di vita per se e i propri figli, nonché dalle favorevoli condizioni di sviluppo che accresceranno l’equilibrio economico, quindi crescita stabile, con fattori politici, economici e sociali che miglioreranno diventando stabili durante la messa in opera del piano di crescita pluriennale. Il tutto sarà coadiuvato da una profonda conoscenza del territorio, grazie anche alle esigenze dei cittadini tutti, attraverso un’adeguata relazione di partenariato pubblica-privata trasparente e funzionale agli investimenti utili alla crescita della qualità della vita. Interessante ora è, e sarebbe utilissimo anzi fondamentale, andare a studiare nel dettaglio il metodo dì progettualità (teoria del miglior progetto) e i progetti stessi, che ho creato per lo sviluppo del settore primario, secondario e terziario di Napoli, per avere un esempio tangibile del beneficio di tale metodo. Ciò lo si può fare con un po’ di pazienza consultando il web alla voce Domenico Esposito ideologia della qualità della vita oppure leggendo i post che ho fatto in questi ultimi mesi ed anni sul mio profilo Facebook. Grazie per la collaborazione e buon lavoro di studio…

 

E’ dovere da parte mia, ideatore dell’ideologia della qualità della vita, creata per tutelare la vita e il benessere in ogni stadio dell’essere materiale e spirituale, individuale e sociale, anche in una condizione di malattia, ribadire che essa non propone l’eccessivo accanimento terapeutico né il testamento biologico come contratto di fine vita, che rischia di far diventare la morte una forma di commercio, con il rischio di assecondare deliri, patologie psichiche e forme di superficialità umane.

Inoltre, l’ideologia della qualità della vita non è minimamente accostabile ai criteri dell’efficientismo nazi-fascista o illuministici, manchevoli della più profonda e compassionevole carità cristiana e spirituale, che in virtù della ragione estrema riduce la libertà di pensiero.

PRODUZIONE RISERVATA Copyright Domenico Esposito

 

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